Berrettini: il punto sulla (difficile) stagione del tennista romano
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Berrettini: il punto sulla (difficile) stagione del tennista romano

Berrettini è sempre stato noto per il suo stile aggressivo che lo porta a giocare a tutto campo e che vanta svariati tipi di colpi che godono della sua esplosività.

Berrettini: il punto sulla (difficile) stagione del tennista romano
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27 Luglio 2023 - 14.19


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Anche se da qualche anno a questa parte Jannik Sinner viene indicato come il punto di riferimento principale per il futuro del tennis italiano, negli ultimi tempi è stato soprattutto Matteo Berrettini a raccogliere i risultati più soddisfacenti. Si tratta pur sempre del primo azzurro in assoluto che è stato in grado di approdare alla finale di Wimbledon. Berrettini è sempre stato noto per il suo stile aggressivo che lo porta a giocare a tutto campo e che vanta svariati tipi di colpi che godono della sua esplosività. I suoi punti di forza vengono individuati ancora oggi nel diritto e nel servizio, per non parlare della freddezza mentale. Meno lodevole, invece, il rovescio a due mani. Di fronte a caratteristiche tanto importanti verrebbe da pensare che “The Hammer” domini facilmente in lungo e in largo, ma gli ultimi mesi sono stati particolarmente sfortunati anche a causa di reiterati problemi fisici, che hanno visto il tennista romano scendere di decine di posizioni nel ranking ATP.

Dopo aver disertato l’edizione di Wimbledon del 2022, Berrettini ha interrotto una striscia di 12 vittorie di fila perdendo la finale dell’ATP 250 di Gstaad contro Casper Ruud. Eliminato subito a Montréal, Matteo ha raccolto un’altra delusione a Cincinnati, cadendo di fronte Frances Tiafoe. In occasione degli US Open, ai quarti di finale, l’eliminazione è arrivata di nuovo per mano di Ruud. Sicuramente migliore l’esperienza alla Laver Cup, in cui Berrettini ha vinto il singolare contro Auger-Aliassime e il doppio al fianco del grande Novak Djokovic. Male a Firenze, molto bene a Napoli, dove ha giocato la prima finale della sua carriera sul cemento, persa contro il connazionale Lorenzo Musetti anche a causa dei problemi al piede sinistro.

A inizio 2023 “The Hammer” ha iniziato alla grande nella United Cup, battendo anche Casper Ruud e Hubert Hurkacz, per poi arrendersi in finale davanti a Taylor Fritz. Agli Australian Open l’eliminazione è giunta per mano di Andy Murray al primo turno: un risultato talmente deludente che lo ha visto scivolare addirittura fuori dalle prime 20 posizioni della classifica internazionale, dopo oltre 3 anni. Come se non bastasse, Berrettini è stato costretto al ritiro nell’ATP 500 di Acapulco, durante i quarti di finale contro Holger Rune. Al Masters di Indian Wells è arrivata un’altra eliminazione al primo turno, mentre ai quarti di finale del Challenger di Phoenix è stato Aleksandr Ševčenko a imporsi sull’italiano. Negativa anche l’avventura al Masters di Miami, terminata al primo match.

A Monte Carlo sembravano essere arrivate conferme importanti sulla tenuta fisica di Berrettini, in grado di superare avversari importanti come Maxime Cressy e Francisco Cerundolo, ma prima dell’incontro del terzo turno “The Hammer” è stato costretto a un nuovo ritiro, causa i soli problemi agli addominali. Il ritorno in campo è avvenuto solo dopo diverse settimane in quel di Stoccarda, dove da campione in carica Berrettini ha rimediato però una magra figura davanti a Lorenzo Sonego, al punto da optare per una nuova pausa così da arrivare al meglio in vista del nuovo torneo di Wimbledon. Inutile negarlo: oggi i presupposti per un nuovo exploit come quello del 2021 non si vedono e sono principalmente i big come Djokovic e Alcaraz, costantemente favoriti nelle quote sugli incontri di tennis, ad ambire ai trionfi negli Slam. Se in questo momento c’è però un tennista che più di tutti vuole dimostrare il proprio valore al mondo intero, quello è proprio Berrettini.

Va da sé che i dubbi dei più riguardano le condizioni fisiche del ragazzo. Il torneo in Germania si era concluso tra le lacrime, segno che per tornare ai livelli di prima, quando era addirittura 6° nel ranking, la strada è in salita. Lo stesso Berrettini ha dichiarato che a Stoccarda non era riuscito a divertirsi e che per questo motivo si era sfogato attraverso il pianto, ma ha comunicato anche che la sua forma sarebbe migliorata da allora, per quanto non sia ancora al top. Sulla carta, oggi è Sinner il più accreditato tra gli italiani. Il buon Matteo è chiamato dunque a una serie insistita di risultati positivi per riavvicinarsi ai colossi del tennis mondiale. Adesso non rimane che sperare in un po’ di fortuna e nel destino, lo stesso che ha voluto mettere di fronte i due amici Berrettini e Sonego al primo turno di Wimbledon 2023…

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