Inter brava e sfortunata si arrende al City: le pagelle
Top

Inter brava e sfortunata si arrende al City: le pagelle

Nerazzurri che escono dalla competizione a testa altissima, giocando alla pari contro i "giganti" del City. Partita sontuosa della difesa, Dimarco il migliore, delude Chalanoglu ma il peggiore è un altro.

Inter brava e sfortunata si arrende al City: le pagelle
Di Marco colpisce la traversa nella finale di Champions contro il Manchester City
Preroll

redazione Modifica articolo

10 Giugno 2023 - 23.12 Globalsport


ATF

di Niccolò Righi

Onana 6,5: nel primo tempo copre benissimo lo specchio ad Haaland e nella ripresa si distende sul tiro ravvicinato di Foden, che avrebbe chiuso definitivamente la partita. Incolpevole sul gol.

Darmian 6,5: accetta il duello fisico con Grealish vincendolo spesso e volentieri. Se si pensa che lui è costato zero e il suo uomo da marcare è costato oltre 110 milioni si ha l’idea della differenza (extracampo) tra le due squadre. (dal 84′ s.t. D’Ambrosio s.v.).

Acerbi 7: se stasera Haaland resta quasi per tutta la partita in ombra il merito è soprattutto dell’esperto difensore nerazzurro, autore di una Champions League strepitosa.

Bastoni 7: dalla sua parte ha un cliente scomodo come Bernardo Silva ma Bastoni non si lascia mai sorprende, dimostrando, come se ancora ci fosse qualche dubbio, di essere il futuro della difesa italiana. (dal 76′ Gosens s.v.)

Dumfries 6: il City ha grosse lacune sulle fasce e Dumfries potrebbe sfruttare meglio lo spazio che gli uomini di Guardiola lasciano in quella zona di campo. Nel complesso però la sua è una prova sufficiente, attento dietro ad aiutare Darmian in fase di copertura. (dal 76′ Bellanova s.v.)

Barella 7: solito grande moto perpetuo del centrocampo nerazzurra. Polmoni e cervello a servizio della squadra, sparisce un po’ nel secondo tempo anche a causa di un ammonizione che lo limita.

Brozovic 6: ripulisce tantissimi palloni e innesca spesso Dimarco che sulla sinistra è straripante. Grande lavoro sporco per il croato.

Chalanoglu 5,5: dal turco probabilmente tutti, Inzaghi compreso, si sarebbero aspettati qualcosa di più, in avanti lo si vede poco e anche nei piazzati non riesce mai ad essere pericoloso. (dal 84′ s.t. Mkhitaryan)

Dimarco 7: un tifosissimo come lui questa partita l’avrebbe anche potuta accusare, e invece affronta gli avversari a testa alta macinando km e km sulla fascia e risultando il più pericoloso dei suoi. Le azioni più pericolose arrivano da sinistra e Dimarco si dimostra, anche in finale, l’assoluto protagonista della stagione dell’Inter. Va vicinissimo al gol del pareggio con un doppio colpo di testa che si stampano prima sulla traversa e poi su Lukaku, strozzando in gola un urlo che non sarebbe stato solo di un giocatore, ma di una città intera.

Lautaro Martinez 6: è in tutte le zone del campo e forse anche per questo non riesce sempre a rimanere lucidissimo quando si tratta di concretizzare le azioni, come al 58′ quando raccoglie un pallone sull’out di sinistra ma anziché servire Brozovic solo in area, calcia in porta centrando Ederson.

Dzeko 6: fa respirare la manovra con la solita grande gestione del pallone, anche se con Dias o Akanji sempre stampati addosso può fare poco altro. Esce dopo circa un’ora di gioco per infortunio (dal 56′ s.t. Lukaku 5 sembra più pimpante di Dzeko, ma ha sulla coscienza il mancato pareggio nerazzurro: se sul colpo di testa di Dimarco, fotocopia della finale di Europa League contro lo Shakhtar, si può parlare di sfortuna; la seconda occasione, in cui da solo centra in pieno Ederson, sancisce la fine ai sogni dell’Inter).

Simone Inzaghi 7: l’Inter gioca a viso aperto contro una squadra che, dati alla mano, ha una rosa dal valore di oltre un miliardo di euro. Partita preparata benissimo, in cui soltanto un gol sporco e un po’ di sfortuna condannano i nerazzurri. Inzaghi e i suoi giocatori escono a testa altissima, e concludono un cammino che resterà comunque nella storia.

Native

Articoli correlati