A Wimbledon saranno ammessi tennisti russi e bielorussi purché 'neutrali': la rabbia di Kiev
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A Wimbledon saranno ammessi tennisti russi e bielorussi purché 'neutrali': la rabbia di Kiev

Gli organizzatori hanno deciso, a nome dell'All England Club e del comitato di gestione, «di accettare le loro iscrizioni come atleti `neutrali´ rispettando condizioni appropriate».

A Wimbledon saranno ammessi tennisti russi e bielorussi purché 'neutrali': la rabbia di Kiev
Ian Hewitt, presidente dell'All England Club che è parte dell'organizza Wimbledon.
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31 Marzo 2023 - 16.41


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Una decisione che ha subito sollevato polemiche e provocato l’ira dell’Ucraina.

 `Semaforo verde´ per i tennisti russi e bielorussi al torneo di Wimbledon del prossimo anno. Gli organizzatori hanno deciso, a nome dell’All England Club e del comitato di gestione, «di accettare le loro iscrizioni come atleti `neutrali´ rispettando condizioni appropriate».

Proibite dunque «espressioni di sostegno all’invasione russa dell’Ucraina in varie forme e divieto di ingresso per quei giocatori che ricevono finanziamenti dagli stati russi e/o bielorussi in relazione alla loro partecipazione al torneo».

Lo scorso anno dopo l’invasione dell’Ucraina si era adottato il divieto totale per i tennisti con passaporto russo e bielorusso. La decisione comunicata oggi segue l’indicazione del Cio che mercoledì scorso ha invitato le federazioni internazionali a valutare la possibilità di farli gareggiare purché `neutrali´ e non legati alle politiche dei loro governi.

Gli organizzatori hanno anche espresso il rammarico per le critiche ricevute lo scorso anno in seguito all’esclusione degli atleti provenienti dalle due nazioni coinvolte direttamente nell’invasione dell’Ucraina. Nel comunicato, affermano che lo scorso anno non esistevano le condizioni per l’iscrizione dei suddetti tennisti e che restano la «totale condanna per l’invasione illegale della Russia e il pieno sostegno al popolo ucraino».

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La decisione riguarda anche altri eventi britannici tenutisi prima di Wimbledon, in particolare i tornei di Queen’s e Eastbourne. 

 «Continuiamo a condannare totalmente l’invasione illegale della Russia e il nostro pieno sostegno resta al popolo ucraino. Questa è stata una decisione incredibilmente difficile, non presa alla leggera o senza una grande considerazione per coloro che saranno colpiti», ha dichiarato Ian Hewitt, presidente dell’All England Club. 

«È nostra opinione che, considerando tutti i fattori, questi siano gli accordi più appropriati per il torneo di quest’anno. Siamo grati per il sostegno del governo mentre noi e i nostri colleghi organismi delle parti interessate del tennis abbiamo affrontato questa complessa questione e concordato condizioni che riteniamo realizzabili. Se le circostanze dovessero cambiare sostanzialmente da qui all’inizio dei Campionati, prenderemo in considerazione e risponderemo di conseguenza», ha concluso.

La rabbia del ministro Kuleba

 È “immorale” la decisione di Wimbledon di consentire ai giocatori russi e bielorussi di partecipare al torneo di tennis più importante del mondo, la terza prova del Grande Slam. Lo ha denunciato il ministro degli Esteri ucraino.

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Dmytro Kuleba ha invitato il Regno Unito a negare agli atleti i visti per entrare nel Paese. “La Russia ha cessato le sue aggressioni o atrocità? No, è solo che Wimbledon ha deciso di accogliere due complici nel crimine”, ha affermato Kuleba in una dichiarazione dai toni molto duri.

Gli organizzatori di Wimbledon hanno annunciato oggi l’intenzione di revocare il divieto ai giocatori russi e bielorussi di partecipare al torneo, a condizione che gareggino come atleti neutrali.

A loro sarà proibito di accettare finanziamenti dalle due nazioni, esporre bandiere o simboli associati o esprimere sostegno all’invasione della Russia.

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