Starace: “Il Circolo Canottieri Aniene è una gloriosa storia italiana e un modello per il Sistema Paese”
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Starace: “Il Circolo Canottieri Aniene è una gloriosa storia italiana e un modello per il Sistema Paese”

L'avvocato Starace: "Non abbiamo aperto alle donne per fermare l’onda delle critiche e dei pregiudizi, che erano solo di chi ci ha attaccato. La cooptazione delle donne fra i soci del circolo era nell’aria"

Starace: “Il Circolo Canottieri Aniene è una gloriosa storia italiana e un modello per il Sistema Paese”
Avvocato Starace
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2 Maggio 2022 - 16.02


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Avvocato Starace, lei è uno dei soci più noti della Canottieri Aniene, uno dei circoli più antichi e prestigiosi di Roma. Eravate finiti nel tritacarne di una campagna mediatica senza contradditorio per via della regola statutaria, antica come il circolo, che prevedeva che i soci dovessero essere maggiorenni di sesso maschile… La regola è stata cambiata. Ora sarà possibile accedervi anche alle donne…

Il Circolo Canottieri Aniene è un pezzo della mia vita. Sono felice e orgoglioso di farne parte. Mi lasci precisare che non abbiamo ceduto a un ricatto. Non abbiamo aperto alle donne per fermare l’onda delle critiche e dei pregiudizi, che erano solo di chi ci ha attaccato. La cooptazione delle donne fra i soci del circolo era nell’aria. Era nella forza delle cose. Da almeno venti anni. Le donne c’erano. Le donne frequentavano il circolo in un numero, che di giorno in giorno cresceva. Le donne contavano sempre di più e, nei fatti, contribuivano alle scelte, anche quando non erano socie e non votavano. Le donne erano già l’altra metà del nostro cielo.

E’ riuscito a capire i motivi di una campagna ostile, trainata dal quotidiano “La Repubblica”, cha scomodato persino il Presidente del Consiglio Mario Draghi e l’ex presidentessa della Camera dei Deputati Laura Boldrini, che ha pensato fosse addirittura il caso di presentare un’interrogazione parlamentare?

Non so che dirle. Forse si voleva colpire qualcuno. Magari, come dicono i cinesi, si voleva colpirne uno per educarne cento. Il Presidente onorario del Circolo Canottiere Aniene Giovanni Malagò è, come lei sa meglio di me, Presidente del Coni. Nei lunghi anni del suo mandato non solo ha rinverdito i fasti del Circolo, ma l’ha fatto diventare la casa prediletta di straordinarie campionesse, come l’olimpionica Federica Pellegrini e la vincitrice Slam Flavia Pennetta, e un simbolo, senza pari, di efficienza e solidarietà. Di amore per lo sport, per la vita, la salute e la felicità di tutti: donne, uomini, anziani, disabili e bambini. Come cittadino orgoglioso del suo Paese, non posso accettare la cascata di frasi a effetto, pronunciate alla rinfusa, senza cercare minimamente di capire e senza sapere chi veramente siamo. Che cosa veramente è il Circolo Canottiere Aniene. 

Me lo spieghi lei

Il Circolo è un’azienda. E’ un modello di efficienza, che nel mondo sportivo probabilmente non ha uguali. Fra casa madre e la succursale Acqua Aniene, dà lavoro a trecento dipendenti, che assistono le duemila persone che ogni giorno lo frequentano. Con professionalità. Con l’attenzione meticolosa di una passione, che viene da lontano. Dalle persone, che in un secolo e mezzo hanno scritto, tutte insieme, una straordinaria storia italiana.

A pensare male spesso ci si azzecca, diceva Giulio Andreotti. Forse la foga denigratoria era dettata dall’invidia per un modello organizzativo, che l’azienda Italia non sa replicare…

Forse è stato anche un diversivo surreale. Uno dei modi sbrigativi e indebitamente sommari, che vengono utilizzati per deviare l’attenzione dai problemi reali, ad esempio dai rincari delle bollette e della benzina, cartine di tornasole di un’Italia sempre più povera e confusa. Sì, il nostro è un modello organizzativo, da cui c’è molto da imparare. Siamo una nave del benessere, su cui sarebbe dovuti salire almeno una volta, prima di blaterale a vanvera con il bla bla di uno stucchevole passaparola. L’apertura formale alle donne socie aggiunge solo la parola finale a un’evoluzione, che era iniziatada almeno venti anni. Bastava passare un giorno al circolo per capire che non eravamo una riserva per soli uomini e che quell’articolo persistente dello statuto rappresentava solo l’inizio, la prima pagina di un libro, che ora ha corretto non una pecca, ma il suo primo incipit. Il simbolo autentico dell’Italia che fu. Di come eravamo e non siamo più. Il Circolo Canottieri Aniene guarda, non da ora, al futuro. E, per guardare al futuro e andare oltre, non c’è bisogno di rinnegare neppure una virgola del proprio passato.

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