La Lazio si arrende al Porto e alla sfortuna: 2-2 e biancocelesti eliminati
Top

La Lazio si arrende al Porto e alla sfortuna: 2-2 e biancocelesti eliminati

La Lazio saluta l’Europa League con tanti rimpianti, al termine di un doppio confronto con il Porto che ha visto due partite molto simili nello svolgimento.

La Lazio si arrende al Porto e alla sfortuna: 2-2 e biancocelesti eliminati
Preroll

redazione Modifica articolo

24 Febbraio 2022 - 20.39 Globalsport


ATF

La Lazio saluta l’Europa League con tanti rimpianti, al termine di un doppio confronto con il Porto che ha visto due partite molto simili nello svolgimento.

Due ottimi primi tempi della squadra di Sarri, che era andata in vantaggio sia in Portogallo (con Zaccagni) che in casa (gol europeo numero 20 per Immobile, top scorer laziale anche in questa particolare classifica), occasioni per raddoppiare divorate e, piano piano, il Porto si è il vantaggio e la qualificazione.

Il doppio 2-1 per la squadra di Conceicao è tutto qui, con la Lazio che ha dimostrato di poter giocare al livello di una squadra di caratura superiore ma che, alla lunga, ha mostrato i suoi anelli deboli.

Come dicevamo, vantaggio laziale con Immobile al 19’ – con altri due gol del centravanti annullati per fuorigioco – pareggiato da un mezzo rigore da var per un presunto fallo di Milinkovic su Taremi.
Nella ripresa si alza il livello di consapevolezza del Porto, che raddoppia con Uribe dopo una bella combinazione con Taremi.

La Lazio non si arrende, consapevole di poter giocare alla pari con i portoghesi. Cataldi nel recupero riesce a trovare il pareggio, ma fino a quel momento è stata la sfortuna a fermare la rimonta: prima un clamoroso incrocio dei pali colpito da Luis Alberto, poi un salvataggio miracoloso di un difensore portoghese sullo stesso spagnolo, e una prodezza “di faccia” di Diogo Costa su Immobile, hanno costretto i biancocelesti alla resa e all’eliminazione.

Ora la Lazio potrà concentrarsi sul campionato, a partire dalla sfida di domenica contro il Napoli. Per provare a riagganciare il treno Champions e non perdere del tutto il profumo d’Europa.

Native

Articoli correlati