Operai schiavi e morti sul lavoro: i mondiali del Qatar sono una tragedia
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Operai schiavi e morti sul lavoro: i mondiali del Qatar sono una tragedia

Il progetto è disastroso: stadi e città intere ancora da costruire, migliaia di operai schiavizzati e morti sul lavoro.

Operai schiavi e morti sul lavoro: i mondiali del Qatar sono una tragedia
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23 Aprile 2014 - 16.37


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Qatar 2022, progetto disastroso: stadi e città intere ancora da costruire, migliaia di operai schiavizzati e morti sul lavoro. E un’ipotesi si spostamento in inverno che, come si legge nell’inchiesta di businessinsider.com che pubblichiamo sotto, manderebbe in tilt il calcio europeo e non piacerebbe al pubblico televisivo americano, che in estate guarda l’NFL.

“La decisione di assegnare i Mondiali di calcio 2022 al Qatar ha sollevato diverse polemiche. Nel paese mancano infrastrutture e tradizione calcistica, inoltre c’è una continua violazione dei diritti umani. Le cose sembrano peggiorare, man mano che si avvicina l’appuntamento.

La “International Trade Union Confederation” riporta che dal 2010 a oggi, circa 1200 operai, immigrati da Nepal e India, sono morti sul lavoro, per costruire le infrastrutture necessarie al Mondiale. Si stima che il numero arriverà a 4.000. Inoltre gli operai sono trattati come schiavi: faticano al sole senza essere provvisti di acqua, vivono in squallidi accampamenti, spesso i loro padroni non danno la paga e trattengono i passaporti per evitare che la manovalanza fugga e faccia ritorno al proprio paese.

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L’assegnazione dei Mondiali al Qatar è probabilmente frutto di corruzione. La figlia decenne di Ricardo Teixeira, capo del calcio brasiliano e vicepresidente della FIFA che ha votato per il Qatar, ha ricevuto 3 milioni e mezzo di dollari. Jack Warner, sempre della FIFA, è accusato di aver ricevuto una tangente di due milioni di dollari per il voto al Qatar.
Il caldo in Qatar è insopportabile. D’estate la temperatura arriva a 48 gradi. Impossibile per i calciatori giocare e per i tifosi restare a guardare.

L’impianto futuristico con aria condizionata che era stato promesso, non è realizzabile. Prima il Qatar ha vinto l’assegnazione del Mondiale con questo progetto, dopo la vittoria lo ha ritirato, affermando che è troppo costoso e non sostenibile per l’ambiente. Si sta pensando di spostare l’evento all’inverno, il che manderà a rotoli le European Leagues. Inoltre il Mondiale estivo è l’unico momento in cui l’America fa attenzione al calcio. Se si sposta in inverno, va a competere con la NFL e nel confronto perde di sicuro.

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A causa dello slittamento in inverno, la FIFA dovrà rinegoziare i contratti televisivi. Ma ad esempio la Fox ha pagato la somma record di 425 milioni di dollari per assicurarsi la copertura dei due prossimi tornei mondiali (2018 e 2022). L’accordo è che si giochi in estate e che non ci si scontri con la NFL.

I costi per l’evento sono totalmente fuori controllo. Costerà circa 200 miliardi di dollari, quattro volte le Olimpiadi di Sochi. Il Qatar aveva previsto di costruire 12 stadi, ora è già sceso a 8. Non ci sono strutture su cui intervenire, tutto è da fare per la prima volta. Mancano gli stadi, gli hotel, tutto ciò che serve ad ospitare un simile evento. Lusail City, la città che dovrebbe ospitare la finalissima, ancora non esiste.

Nonostante il Qatar sia meno conservatore di altri paesi mediorientali, qui l’omosessualità è ancora illegale e le leggi anti-gay sono molto severe. E’ vietato comprare alcol e ubriacarsi in pubblico. Sarà il Mondiale più sobrio della storia”.

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