Nuclei di nubi molecolari svelano segreti sulla formazione delle stelle massicce
Top

Nuclei di nubi molecolari svelano segreti sulla formazione delle stelle massicce

Un nuovo studio rivela che i nuclei delle nubi molecolari offrono preziosi indizi sul processo di formazione delle stelle massicce, svelando differenze fondamentali rispetto alle stelle di bassa massa.

Nuclei di nubi molecolari svelano segreti sulla formazione delle stelle massicce
Telescopio Alma
Preroll

globalist Modifica articolo

21 Giugno 2023 - 09.25


ATF

Nel corso di un recente studio, è stato effettuato un eccezionale ritrovamento di 800 semi stellari all’interno di 39 nubi massicce. Queste strutture, chiamate nuclei di nubi molecolari, rappresentano un campione senza precedenti e sono considerate i futuri luoghi di formazione delle stelle.

Un team di ricercatori, utilizzando il potente telescopio Alma, ha indagato queste nubi massicce, caratterizzate da un’elevata densità di gas e polvere e da basse temperature. Queste nubi sono ambienti in cui si prevede la formazione di stelle ad alta massa, che sono otto volte più massicce del nostro Sole.

La ricerca, pubblicata su The Astrophysical Journal, ha rivelato che il processo di formazione delle stelle massicce è fondamentalmente diverso da quello delle stelle di bassa massa. Questa particolarità va oltre la semplice differenza di scala.

I risultati ottenuti da questo studio offrono una nuova comprensione sulla nascita delle stelle massicce, che fino ad oggi si riteneva seguisse gli stessi meccanismi delle stelle di bassa massa.

Le stelle massicce, sebbene rare, svolgono un ruolo fondamentale nell’evoluzione dell’Universo. La loro influenza sull’ambiente circostante è significativa, soprattutto attraverso il rilascio di elementi pesanti e le esplosioni in supernova. Tuttavia, la loro formazione rimane uno dei quesiti più enigmatici dell’astronomia, soprattutto perché si trovano a distanze maggiori rispetto alle stelle simili al nostro Sole.

Al fine di ottenere nuovi indizi, il team di ricerca guidato da Kaho Morii, Patricio Sanhueza e Fumitaka Nakamura dell’Osservatorio astronomico nazionale del Giappone ha analizzato attentamente 39 nubi massicce. Queste strutture appaiono oscure nelle osservazioni infrarosse, nascondendo ciò che accade al loro interno. Grazie al telescopio Alma, composto da 66 antenne, è stato possibile individuare i semi stellari all’interno di queste nubi scure.

I bozzoli individuati risultano simili a quelli trovati in regioni di formazione stellare di bassa massa.

Tuttavia, lo studio ha rivelato che il 99% di questi embrioni stellari non possiede la massa sufficiente per trasformarsi in stelle massicce, se si segue il tradizionale scenario di crescita delle stelle di bassa massa. Mentre le stelle di bassa massa convertono circa il 30-50% della loro massa iniziale in massa stellare, espellendo il resto, lo studio suggerisce che i bozzoli destinati a generare stelle massicce debbano accumulare ulteriore gas dall’ambiente circostante per avviare il processo di formazione.

Inoltre, il modo in cui i nuclei più densi si raggruppano all’interno delle nubi non segue l’aspettativa basata sulla distribuzione osservata delle stelle massicce.

Questi nuclei risultano ampiamente distribuiti all’interno delle nubi, come osservato anche per le stelle di massa inferiore. Tuttavia, è interessante notare che si è riscontrata una concentrazione locale dei nuclei più densi, suggerendo che potrebbero essere proprio questi a fungere da progenitori per le stelle di massa elevata.

Secondo Kaho Morii, primo autore della ricerca, si può dedurre che i nuclei più densi presenti negli ammassi stellari possono crescere in modo più efficiente accumulando il materiale circostante. Questo suggerisce che la densità potrebbe svolgere un ruolo più importante rispetto alla massa originaria nella formazione delle stelle massicce.

Queste nuove scoperte contribuiscono a migliorare la comprensione del processo di formazione delle stelle massicce, che fino ad oggi è stato oggetto di grande interesse e mistero per gli astronomi. Grazie all’impiego del telescopio Alma e all’analisi delle nubi massicce, si stanno facendo importanti progressi nel delineare i meccanismi che regolano la nascita di queste stelle particolari, che hanno un impatto significativo sull’evoluzione dell’Universo circostante.

Lo studio rappresenta un passo avanti significativo nel campo dell’astronomia, offrendo nuove prospettive sulla formazione delle stelle massicce e aprendo la strada a ulteriori ricerche per svelare i misteri ancora irrisolti che circondano questi corpi celesti affascinanti.

Native

Articoli correlati