Le mascherine sono la migliore difesa contro il Covid-19. A confermarlo, lo studio di un gruppo di ricerca internazionale composto dalla Chalmers University of Technology in Svezia, dall’ Università di Padova e di Udine in Italia, e dell’Università di Vienna in Austria.
I risultati mostrano che la distanza “di sicurezza” di due metri non si applica sempre, ma varia a seconda di una serie di fattori ambientali e che le mascherine possono svolgere un ruolo cruciale.
Nello studio, ricercatori hanno sviluppato un modello più avanzato inserendo fattori come distanza interpersonale, temperatura, livelli di umidità, carica virale e tipo di espirazione e hanno dimostrato che questi rischi cambiano con e senza una maschera facciale. Lo studio ha rivelato, ad esempio, che una persona senza mascherina , mentre parla può diffondere goccioline infette a un metro di distanza. A tre metri se questa stessa persona tossisse, addirittura sette in caso di starnuto.
“Se indossi una mascherina chirurgica o una mascherina Ffp2, il rischio di infezione si riduce a tal punto da essere praticamente trascurabile, anche se ti trovi a solo un metro di distanza da una persona infetta”, ha spiegato Gaetano Sardina, Professore Associato di Fluid Mechanics presso il Dipartimento di Meccanica e Scienze Marittime della Chalmers University of Technology, uno dei ricercatori dietro lo studio.
I risultati, pubblicato sul Journal of the Royal Society Interface, dimostrano come una maschera facciale chirurgica e ancor di più una FFP2 forniscono un’ottima protezione dall’infezione.
Il rischio è trascurabile anche a distanze inferiori al metro, indipendentemente dalle condizioni ambientali e se la persona parla, tossisce o starnutisce.
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