Sileri chiarisce: "Il liberi tutti arriverà solo quando le varianti circoleranno meno"
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Sileri chiarisce: "Il liberi tutti arriverà solo quando le varianti circoleranno meno"

Per il viceministro della Salute "unʼapertura serale dei ristoranti è possibile nelle aree gialle, mentre serve ancora cautela sugli spostamenti tra Regioni

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11 Febbraio 2021 - 08.29


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Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri ha precisato: “Potremo avere un ‘liberi tutti’ quando le varianti circoleranno meno”.
Aggiungendo che “un’apertura serale dei ristoranti è possibile nelle aree gialle, mentre serve ancora cautela sugli spostamenti tra Regioni. Man mano che si va avanti con la vaccinazione ci saranno riaperture, sempre pronti a fare passi indietro laddove ci fossero problemi a livello locale come in Umbria”.

Ieri il viceministro aveva speso parole di sostegno per il commissario Arcuri:
Parole “di sostegno verso un commissario finito al centro di molte critiche: Arcuri ha lavorato molto bene, ma non può essere certo criticato per il vaccino. Il mancato arrivo non dipendeva sicuramente dall’Italia, era una carenza centrale: europea, mondiale”. 
Lo ha detto il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenendo a ‘Timeline’ su Sky Tg24.

“Forse – ha aggiunto – errori sono stati fatti a livello europeo: il primo è stato la non trasparenza sui contratti, che dovevano essere resi pubblici fin dall’inizio, il secondo è stato fidarsi troppo di quella che era la capacità produttiva. Oggi questo è stato riconosciuto e si corre ai ripari”.
“Ora arriva il lavoro difficile – ha avvertito Sileri – che sarà vaccinare milioni di persone ogni settimana. Arriveranno anche un milione di dosi a settimana e dovremo essere in grado di farle tutte e velocemente. A livello europeo quello che deve essere fatto è stimolare coloro che hanno già un vaccino nei propri Paesi, come Russia e Cina, ad applicare all’ente regolatorio europeo per valutarne l’efficacia e approvarli”.
“L’altra cosa che deve essere fatta, similare a quanto fatto da Sanofi con Pfizer – ha sottolineato, ribadendo quanto già detto in altre occasioni – è far preparare il vaccino per conto terzi: creare una strategia comunitaria di produzione del vaccino che prenda in considerazione gli intoppi che esistono e esisteranno, come per esempio l’arrivo di varianti che possano eludere i vaccini attualmente presenti”.

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