Aprire gli stadi? Sì, anzi no. O meglio: vedere l’impatto della riapertura delle scuole sull’epidemia in Italia.
Il Comitato tecnico scientifico ha detto no all’apertura degli stadi al 25%: “Sono d’accordo con gli scienziati. Io avevo detto sì all’aumento degli spettatori ma solo con un rispetto rigidissimo delle regole e con la garanzia di controlli rigorosi: mille persone in uno stadio sono poche, ma anche così va fatto rispettare il distanziamento, va indossata la mascherina e ovunque vanno vietati gli assembramenti, all’interno e all’esterno degli impianti. Un’apertura con più pubblico è certamente auspicabile ma con molta gradualità, quindi è bene aspettare e vedere come evolve l’epidemia».
Lo afferma il viceministro della Salute, Pier Paolo Sileri, intervistato dal Corriere della Sera.
«lo credo che ci sarà un aumento dei contagi: entro i primi giorni di ottobre potremo vedere gli effetti dell’apertura delle scuole, ma se riusciremo a tenere sotto controlli i focolai e l’aumento sarà graduale, il sistema sanitario non sarà sotto pressione. Non bisogna mollare la presa, con la stagione invernale arriveranno anche le sindromi influenzali e dobbiamo stare attenti a non intasare i pronto soccorso».
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