Il biologo Bucci: "Chi ha scelto di lavorare nella scuola accetti i rischi o si dimetta"
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Il biologo Bucci: "Chi ha scelto di lavorare nella scuola accetti i rischi o si dimetta"

Il docente negli Usa alla Temple University di Filadelfia:"Tutti dobbiamo fare la nostra parte: i test sierologici prima della riapertura, evitare classi piene e senza mascherina"

Scuole e Covid
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28 Agosto 2020 - 15.46


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“Chi sceglie la scuola come lavoro si assume rischi professionali legati alla circolazione di malattie infettive (molte, in maniera speciale tra i più piccoli). E’ quello che fanno con altri tipi di rischi i pompieri, gli infermieri, i poliziotti, ma anche i metalmeccanici e altri. Se qualcuno cerca il rischio zero, si licenzi”.


Il biologo Enrico Bucci, docente negli Usa alla Temple University di Filadelfia, si inserisce così nelle polemiche di queste ore su insegnanti e scuola in vista della ripresa delle lezioni dopo la serrata imposta dall’emergenza Covid-19.
Lo scienziato interviene sul tema con più post su Facebook, sottolineando per esempio che “tutti dobbiamo fare la nostra parte: i test sierologici prima della riapertura – scrive in merito al dibattito sugli esami per la misurazione degli anticorpi anti Sars-CoV-2 ai quali, secondo i dati anticipati dai medici di famiglia inizialmente hanno aderito pochi docenti – servono anche per identificare potenziali positivi, con infezione in corso. Non li rifiutate, se davvero avete a cuore la sicurezza della salute vostra e degli altri”, è l’appello di Bucci. (Occorre anche però, aggiunge d’altra parte il biologo, “dare ai professori gli strumenti adeguati”: se si trovano in classe con pochi ragazzi, che usano mascherina, “basta la mascherina normale”.

Se invece stanno “in classi piene e senza mascherina”, condizione che tuttavia “va assolutamente evitata”, bisogna “valutare livelli di protezione maggiore”.
“Disinfettare la cattedra regolarmente – raccomanda ancora Bucci – Pensare a fornirli di microfono per evitare che parlino ad alta voce (con la mascherina non è facile e senza si spargono goccioline). Ovviamente i microfoni vanno disinfettati”.

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