Galli lo dice forte e chiaro: "La temperatura degli studenti misurata a casa non può funzionare"
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Galli lo dice forte e chiaro: "La temperatura degli studenti misurata a casa non può funzionare"

Il direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano: "Serve un dato standardizzato, affidabile. I termometri quante tarature diverse hanno?"

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24 Agosto 2020 - 10.09


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“Il fatto che la temperatura si misuri a casa è del tutto insufficiente e non funziona, non può funzionare. Se vogliamo fare sì che questo dato abbiamo un minimo di significato e sia standardizzato, ovvero dia una informazione affidabile, è evidente che la misurazione va fatta a scuola”. Così, in merito a uno dei punti previsti dalle linee guida per la ripresa delle lezioni, Massimo Galli, direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, durante la trasmissione Omnibus su La 7.

“I termometri – ha precisato – quante tarature diverse hanno? Quante diverse interpretazioni e quanta attenzione giorno per giorno ci possiamo aspettare da, per quanto attenti e disponibili, cittadini? È un tipo di intervento che va fatto al momento dell’entrata a scuola a mio avviso”. Ad esempio, “chi ha tre figli da portare a scuola tutti alla stessa ora, come fa?”. Un modo utile per monitorare invece la salute degli studenti, secondo l’esperto, è invece quella di ripristinare la presenza di operatori sanitari all’interno degli istituti scolastici, così come accadeva in passato. “Ci siamo lasciati alle spalle la medicina scolastica e il momento di ripristinarla”, ha concluso.

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