Gli accademici: "Ecco come da settembre le mascherine andranno usate correttamente"
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Gli accademici: "Ecco come da settembre le mascherine andranno usate correttamente"

L'appello di Lettera 150, il think tank composto da circa 250 accademici di diverse discipline, nato il 2 aprile scorso per proporre soluzioni efficaci per un'uscita in sicurezza dal lockdown.

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20 Agosto 2020 - 09.11


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Basta con le persone che usano la mascherina come foulard o come braccialetto. E soprattutto basta con le persone che mettono la mascherina la lasciano scoperto il neso, riducendo così la protezione in maniera significativa, visto che Covid-19 è un virus che si prende e si trasmette con la respirazione (e con le mani sporche).
“Con settembre riprenderanno molte attività lavorative e la scuola riaprirà i battenti dopo mesi di stop. Milioni di persone dovranno tornare a muoversi ad orari determinati, utilizzando mezzi pubblici e frequentando luoghi affollati. Fattori che rischiano di avere, se non gestiti correttamente, un forte impatto sulla diffusione del coronavirus. Ecco perché è decisivo che si rispettino le regole di base per prevenire il contagio. A partire dall’uso della mascherina. Le mascherine proteggono. Occorre usarle e saperle usare”.
 A dirlo sono gli esperti di Lettera 150, il think tank composto da circa 250 accademici di diverse discipline, nato il 2 aprile scorso per proporre soluzioni efficaci per un’uscita in sicurezza dal lockdown.
In un documento firmato da Andrea Crisanti, ordinario di virologia, università di Padova, Gianluigi Condorelli, ordinario di Cardiologia, Università Humanitas, Giuseppe Valditara, ordinario di Diritto romano, Università di Torino, coordinatore di Lettera 150, si fissano cinque punti chiave.
“I decisori pubblici devono dare un’informazione massiccia e diffusa sull’uso corretto della mascherina, che non può essere lasciato alla libera interpretazione dei cittadini – sottolineano – Occorre chiarire che solo quelle certificate proteggono, quelle fatte artigianalmente non sono sicure e anzi producono in chi le indossa un fallace senso di sicurezza”.
“Si deve far rispettare rigorosamente l’obbligo di indossare mascherine certificate sui mezzi di trasporto, in tutti i luoghi chiusi o particolarmente frequentati (mercati, bar etc.) – aggiungono – Bisogna prevedere l’obbligo delle mascherine chirurgiche a scuola, sia per il personale scolastico che per gli studenti, precisando che le stesse vanno sostituite dopo ogni utilizzo”.
“Si devono installare all’ingresso di stazioni e scuole scanner per misurare la temperatura e verificare che la mascherina sia indossata correttamente – proseguono – Cosa accadrà a settembre sarà determinante per l’evoluzione dell’epidemia nel prossimo autunno-inverno. Tenere sotto controllo i contagi, a partire dallo strumento più economico e sicuro qual è la mascherina, è doveroso”.

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