Alla Amazon Picking Challenge, in gara due robot italiani
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Alla Amazon Picking Challenge, in gara due robot italiani

Alla competizione parteciperanno il progetto del Politecnico di Torino e quello dell'Università di Pisa.

Alla Amazon Picking Challenge, in gara due robot italiani
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7 Aprile 2015 - 22.18


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A Maggio, a Seattle, si terrà la Amazon Picking Challange, competizione indetta da Amazon con lo scopo di reinventare la gestione dei propri magazzini. Alla competizione parteciperanno due progetti italiani: quello del Politecnico di Torino e quello dell’Università di Pisa che hanno rispettivamente lavorato con due importanti aziende: Comau, del gruppo Fca, e Piaggio.

Obiettivo della gara è indurre la comunità di ricerca robotica internazionale ad escogitare soluzioni avanzate e automatizzate per prendere dagli scaffali gli oggetti ordinati dai clienti online e riporli in pacchi pronti per la spedizione. Alla fine della competizione, che prevede tre premi in denaro simbolici, tutto il software prodotto diventerà “open source”, ovvero sarà a disposizione della comunità scientifica.

Un progetto italiano è realizzato dal Politecnico di Torino con Comau (membro del gruppo Fca). Come spiega uno dei ricercatori del Politecnico, Manuel Del Verme, la soluzione impiega un robot Racer Comau 999 per realizzare un “braccio” che si muove in sei dimensioni e ha due “mani”, una delle quali non ancora vista in commercio. Il “cervello” del robot è un software che sfrutta un sistema di visione e di profondità unito a una webcam per far sì che il braccio sappia esattamente che cosa afferrare e dove.

L’altro è realizzato dal Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa e dall’Istituto Italiano di Tecnologia, centro d’eccellenza basato a Genova e dislocato in varie altre parti d’Italia. “Il nostro punto di forza – spiega Manolo Garabini, ricercatore dell’ateneo toscano – è la mano del nostro robot”, che “ha tutti i gradi di libertà di una mano umana” e “un singolo motore che muove tutte le falangi permettendole di adattarsi a oggetti molto differenti”.

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