Nobel per la Medicina, un premio per tre
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Nobel per la Medicina, un premio per tre

Rothman, Schekman e Sudhof hanno scoperto come funziona il sistema di trasporto organizzato dalle cellule. Passo in avanti contro malattie neurologiche e diabete.

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7 Ottobre 2013 - 12.39


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Hanno scoperto come le cellule organizzano il precisissimo meccanismo con cui svolgono le loro attività e interagiscono con l’ambiente circostante. Ogni nostra singola cellula è difatti una fabbrica che produce ed esporta molecole ma come facesse era ancora oggi un mistero. Disturbi in questo sistema contribuiscono all’insorgenza di malattie neurologiche, diabete e disordini immunologici. Per questo motivo l’Accademia di Svezia a Stoccolma ha deciso di assegnare il Nobel per la Medicina 2013 a Randy Wayne Schekman, James Rothman e Thomas Sudhof.

Randy Wayne Schekman (nato nel 1948 negli Stati Uniti) è un biologo cellulare della Berkeley University in California, ed ex caporedattore della prestigiosa rivista Proceedings of National Academy of Sciences. I suoi studi di laboratorio si sono concentrati sulle descrizioni molecolari del processo di assemblaggio della membrana e del traffico vescicolare nelle cellule eucariotiche.

Thomas C. Sudhof (nato nel 1955 in Germania) è un biochimico noto per i sui studi sulla trasmissione sinaptica tramite cui ha chiarito molte delle principali proteine che mediano le funzioni presinaptiche. James E. Rothman (nato nel 1947, Stati Uniti) è professore di Scienze Biomediche e presidente del Dipartimento di Biologia Cellulare all’Università di Yale.

I tre scienziati-detective hanno dunque risolto l’enigma di come la cellula organizzi il suo delicatissimo sistema interno di trasporti. Per esempio, l’insulina è prodotta e rilasciata nel sangue, e appositi segnali chimici – chiamati neurotrasmettitori – vengono inviati da una cellula nervosa all’altra. Queste molecole sono trasportate in pacchettini detti vescicole.
I tre scienziati premiati con il Nobel hanno scoperto i principi molecolari che governano i meccanismi attraverso i quali questo carico viene consegnato nel posto giusto al momento giusto, all’interno della cellula. In particolare Randy Schekman ha scoperto una serie di geni ‘chiave’ per il traffico vescicolare, James Rothman ha dipanato il macchinario proteico che permette alle vescicole di fondersi con i loro obiettivi per consentire il trasferimento del carico. Infine Thomas Sudhof ha rivelato in che modo appositi segnali indicano alle vescicole di consegnare il carico con precisione al posto giusto e al momento giusto.

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