Al vertice di Arraiolos, in Portogallo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato uno dei discorsi più forti e coraggiosi della sua presidenza in materia di politica internazionale, richiamando l’Europa e l’intera comunità globale alla responsabilità verso il popolo palestinese.
“Dalle sofferenze del popolo palestinese nasce l’insistenza – frutto non di cieca ostinazione ma di lucida visione storica – per l’obiettivo dei due Stati per due popoli”, ha affermato Mattarella, invocando “l’assoluta necessità che venga pienamente annullata la spoliazione di territori assegnati all’Autorità Palestinese in Cisgiordania”. Parole nette, che segnano una presa di posizione chiara contro l’occupazione e la continua espansione degli insediamenti israeliani.
Il capo dello Stato ha anche sottolineato come l’aiuto umanitario, pur necessario, non basti a costruire la pace. “L’Italia ha contribuito con l’iniziativa Food for Gaza”, ha ricordato, “ma queste azioni hanno riguardato solo una parte minima di chi ha subito la crudeltà delle azioni militari”.
Mattarella ha parlato di una “prospettiva politica davvero storica e coinvolgente per i palestinesi”, capace di rimuovere i rischi di nuove esplosioni di violenza e di guarire le ferite profonde di un popolo segnato da anni di guerra e privazioni.
“La pace – ha ammonito – va acquisita nell’animo dei popoli, altrimenti non è pace.”
Un messaggio che risuona come un monito all’indifferenza dell’Europa e come un gesto di autentico coraggio politico: ricordare che non esiste pace duratura senza giustizia per i palestinesi.
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