Alluvioni, Bonaccini (Pd): "Dal governo menò della metà dei rimborsi necessari, noi non ci muoveremo di un millimetro"
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Alluvioni, Bonaccini (Pd): "Dal governo menò della metà dei rimborsi necessari, noi non ci muoveremo di un millimetro"

Alluvioni, Bonaccini (Pd): "Abbiamo ricevuto meno della metà delle risorse che servono: dopo 8 mesi non è possibile rimborsare i beni mobili ed è assurdo, anche perché il governo aveva detto che lo avrebbe fatto".

Alluvioni, Bonaccini (Pd): "Dal governo menò della metà dei rimborsi necessari, noi non ci muoveremo di un millimetro"
Giorgia Meloni e Stefano Bonaccini
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16 Gennaio 2024 - 10.15


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Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna e del Pd , intervistato ad Agorà su Rai3 è tornato sulla questione alluvione e sui rimborsi che il governo Meloni deve ancora versare alle popolazioni colpite.

“Ad oggi abbiamo ricevuto meno della metà delle risorse che servono: dopo 8 mesi non è possibile rimborsare i beni mobili ed è assurdo che a fronte della distruzione di questi beni non sia possibile rimborsarli quando il governo disse che lo avrebbero fatto”. 

“Domani sarà una bella giornata per l’Emilia Romagna, le istituzioni devono dimostrare di lavorare insieme per il bene dei cittadini, noi non ci sposteremo di un millimetro finché il cento per cento del danno dei cittadini e dei comuni non venga rimborsato”, ha concluso Bonaccini.

“Ringrazio la presidente Meloni che domattina verrà con il ministro Fitto e firmeremo in regione l`accordo per ricevere poco meno di 600 mln di euro, sono i fondi di sviluppo e coesione per le infrastrutture, per i bandi di rigenerazione urbana, per l’impiantistica sportiva e culturale”.

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“Poi nel pomeriggio saremo a Forlì insieme a Ursula von der Leyen, dovrebbero essere concessi 1,2 miliardi di euro da Pnrr di fondi aggiuntivi per investimenti e per gli interventi post alluvionali. Oggi pomeriggio avremo una call con i ministeri competenti perché dobbiamo capire quali sono le regole di ingaggio”.  

Bonaccini ha poi parlato delle prossime elezioni europee: ”Siamo il secondo partito del paese, il primo di opposizione, siamo attorno al 20% nei sondaggi, abbiamo il compito di avere una identità più e meglio definita, da soli non bastiamo ma chi vorrà essere alternativo alla destra in futuro non potrà fare a meno del Pd”.  

Elly Schlein deve candidarsi? “Penso che dovremmo interrompere questo dibattito fino a che, immagino a breve, Elly ci vorrà dire cosa vorrà fare anche del suo futuro. Sarebbe incredibile che noi impedissimo alla segretaria del nostro partito di candidarsi e portare il suo valore aggiunto. Sarebbe sbagliata una candidatura a capolista in tutte le circoscrizione, perché lo fece Berlusconi ed è alterità rispetto a quello che noi siamo, un partito plurale”.

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“Mi pare che la pluricandidatura cui si sta avviando la Meloni serva per fare un referendum su se stessa e il governo, per evitare di parlare di Europa perché sarebbero costretti di ammettere troppe contraddizioni. Noi invece dobbiamo parlare di Europa”.

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