Giorgia Meloni, la conferenza stampa di fine anno: "Pronta a un confronto tv con Elly Schlein"
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Giorgia Meloni, la conferenza stampa di fine anno: "Pronta a un confronto tv con Elly Schlein"

Giorgia Meloni in conferenza stampa, il primo argomento trattato è quello della cosiddetta norma bavaglio. "Questa norma è frutto di un emendamento parlamentare, cha arriva da esponente dell'opposizione".

Giorgia Meloni, la conferenza stampa di fine anno: "Pronta a un confronto tv con Elly Schlein"
Giorgia Meloni nella conferenza stampa di fine anno
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4 Gennaio 2024 - 12.25


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 Giorgia Meloni sta partecipando alla conferenza stampa di fine anno, spostata a oggi a causa della sindrome otolitica che l’ha colpita nei giorni scorsi «Non c’era alcun intendimento da parte mia di scappare dalle domande dei giornalisti» ha esordito la presidente del Consiglio. 

Il primo argomento trattato è quello della cosiddetta norma bavaglio. «Questa norma è frutto di un emendamento parlamentare, cha arriva da esponente dell’opposizione, non è una iniziativa del governo, anche se il governo l’ha approvata. Fare una manifestazione sotto palazzo Chigi come fatto dall’Fnsi? Penso sarebbe stato giusto farla di fronte a al parlamento. Non credo che venga tolto il diritto di informare i cittadini, è giusto dire che qualcuno è stato arrestato, ma io non ci vedo un bavaglio». 

«Mi pare una norma di equilibrio tra diritto di informare e non ritrovarsi sul giornale».

Poi un passaggio sull’intelligenza artificiale. «Sono particolarmente preoccupata dall’impatto dell’intelligenza artificiale su vari livelli e particolarmente sul lavoro. Sarà uno dei temi centrali nell’anno di presidenza italiana del G7, organizzeremo un focus molto preciso sul tema. Rischiamo un impatto devastante che vedrà sempre più persone sempre meno necessarie». 

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“Non ho ancora deciso se mi candiderò alle europee, misurarsi con gli elettori sarebbe una cosa utile e interessante. Se se candidassero anche i leader dell’opposizione sarebbe un test di altissimo livello.”

“Mi impegno volentieri a un confronto politico con Elly Schlein, credo sia normale e giusto che il presidente del Consiglio si confronti con il leader dell’opposizione prima della campagna per le elezioni europee”.

“Dovremmo essere un po’ più consapevoli del nostro ruolo. L’Italia non ha minori diritti di altre nazioni. Quando fu approvata la Costituzione europea Chirac avrebbe potuto farla votare dal Parlamento ma scelse un referendum, fu bocciata e nessuno disse che l’avrebbero fatta pagare alla Francia. Per nessun altro si dice ‘la pagherai’ e nessuno lo dice in Europa. Penso che anche noi dobbiamo essere più consapevoli del ruolo che abbiamo perchè non abbiamo minori diritti delle altre nazioni”.

La versione definitiva della tassazione sugli extraprofitti delle banche «per lo Stato è una operazione win win. Lo rivendico e credo si debba riconoscere il coraggio di chi a differenza di altri ha varato questa tassazione».

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«Noi avevamo varato una tassa su quello che era un margine giusto, non aveva un intento punitivo. In sede di conversione c’è stata l’aggiunta della possibilità di accantonare un importo pari a due volte e mezzo l’importa della tassa in una riserva non distribuibile. Questo comporta che aumentando le riserve aumenta il credito ai cittadini, in base a Basilea. Nel caso si optasse per questa seconda ipotesi, ciòcomporterebbe un aumento del credito. E nel medio periodo alcune banche pagheranno più tasse». 

“Sui balneari stiamo facendo una mappatura che, curiosamente, da quando c’è stata la normativa Bolkenstein nessuno ha ritenuto di dover fare. Abbiamo fatto un lavoro serio e ora l’obiettivo del governo è un riordino sui diversi pronunciamenti, un confronto con la Commissione europea per evitare la procedura di infrazione e dare certezze agli operatori del settore. Ora c’è una difficoltà per gli operatori e gli enti che non hanno norme chiare. È un tema che sarà oggetto del lavoro delle prossime settimane”.

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“Mi colpisce che per paradosso le immagini del 7 ottobre degli atroci attacchi di Hamas abbiano prodotto una recrudescenza di antisemitismo, e una riflessione va fatta, forse covava sotto la cenere l’antisemitismo e forse abbiamo sottovalutato forme moderne di antisemitismo come certe forme di fondamentalismo islamico e le critiche a Israele. Bisogna lavorare sul piano culturale e far conoscere cosa sia Israele”. 

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