La Russa attacca ancora Report, senza contraddittorio: "Calunniatori schifosi"
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La Russa attacca ancora Report, senza contraddittorio: "Calunniatori schifosi"

Ignazio La Russa contro Report: "Calunniatori, schifosi, parlano di mio padre mi arrabbio è la persona più onesta che ci stava. Ricorda che oggi avrebbe avuto 110 anni".

La Russa attacca ancora Report, senza contraddittorio: "Calunniatori schifosi"
Ignazio La Russa
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11 Ottobre 2023 - 11.50


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Ignazio La Russa continua nella sua battaglia personale contro Report, dopo che la trasmissione d’inchiesta di Rai 3 ha mandato in onda un lungo servizio curato da Giorgio Mottola sui rapporti tra la famiglia del Presidente del Senato e alcuni esponenti di Cosa Nostra. Da giorni, La Russa è ospitato nei più importanti programmi d’informazione televisivi per attaccare, senza contraddittorio, i colleghi di Report.

«Credo che la Rai dovrebbe mettere a disposizione mia e della Vigilanza tutto il girato. Siccome io li sto per querelare avrei piacere che emergesse quello che hanno o non hanno messo in onda». Queste le parole di Ignazio La Russa a `E´ sempre Cartabianca’ su Rete 4. 

«Mi hanno fatto 17 domande via mail, io ho risposto a quelle domande – dice – la replica la fai se siamo in diretta tutti e due, sennò finisce che io rispondo e tu poi monti quello che vuoi. Non mi ha fregato, le risposte gliel’ho mandate belle così e non ha potuto fare quello che fanno di solito. Mi sono messo alla pari. Ho detto ai miei avvocati di studiare bene tutto, chiederemo il girato integrale, vedremo se la Rai ce lo darà ma probabilmente faranno cortine di fumo».

«Hanno ripreso la tomba di mio padre, ma come hanno fato ad entrare nella cappella lo devo ancora capire, perché è chiusa a chiave. Calunniatori, schifosi, parlano di mio padre mi arrabbio è la persona più onesta che ci stava. Ricorda che oggi avrebbe avuto 110 anni. Non è mai stato raggiunto, non dico da un avviso di garanzia, ma neanche da uno sfioramento su questioni legali. Quando toccano la mia famiglia addirittura andando al cimitero, tanto sereno non rimango…».

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