Il flop di Macarena Olona: la "Giorgia Meloni spagnola" naufraga alle elezioni
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Il flop di Macarena Olona: la "Giorgia Meloni spagnola" naufraga alle elezioni

Nonostante avesse mezzo milione di followers, ha fallito miseramente alle urne con il suo nuovo partito "Camminiamo insieme" dopo aver rotto con Santiago Abascal e Vox.

Il flop di Macarena Olona: la "Giorgia Meloni spagnola" naufraga alle elezioni
Macarena Olona e Giorgia Meloni
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globalist Modifica articolo

27 Luglio 2023 - 15.53


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Macarena Olona ha sperimentato personalmente che i “like” sui social non portano felicità, soprattutto quando si tratta di politica. Nonostante avesse mezzo milione di followers, ha fallito miseramente alle urne con il suo nuovo partito “Camminiamo insieme” dopo aver rotto con Santiago Abascal e Vox.

Tempo fa, qualcuno l’aveva paragonata alla “Giorgia Meloni spagnola”, durante il celebre comizio della premier a Marbella nel giugno 2022, che aveva sostenuto la sua candidatura alle regionali andaluse.

Quella volta venne eletta. Stavolta invece ha ottenuto appena 5.482 voti in tutto il Paese, malgrado da anni sia una star della rete, con centinaia di migliaia di followers, esattamente 369mila su Twitter e 121mila su Instagram. La sua lista a Granada, in Andalusia, un tempo la sua roccaforte elettorale, ha ricevuto 432 voti, pari allo 0,08%. Anche le sue prime mosse politiche, decisamente sui generis, non l’hanno aiutata molto: scelse di aprire la sua campagna elettorale nella Geisha Room, una discoteca della città andalusa di Atarfe, facedosi fotografare circondata da prostitute che lavoravano nel locale, denunciando «l’ipocrisia sociale» di chi paga queste ragazze ma poi è contro la regolamentazione del settore. Poi la candidata del suo partito, appunto `Camminando insieme´ a Valenzia era Susana Pastor, presidente dell’Associazione delle prostitute.

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Un altro mini-scandalo è scoppiato quando, in occasione del Gay pride, ha postato sui social un fotomontaggio che la mostrava mentre baciava sulle labbra Yolanda Dáaz, la leader di Sumar. E sullo sfondo la bandiera LGTBI+, che proprio in quei giorni Vox aveva ritirato dai balconi dei comuni in cui governa con il Pp. «Era una ricostruzione ironica del bacio tra Honecker e Breznev sul muro di Berlino: volevo sottolineare – spiegò Olona all’epoca – che bisogna mettere l’accento su ciò che ci unisce piuttosto che su ciò che ci separa».

Pare che le abbiano già offerto un contratto tv, che lei avrebbe rifiutato: «Non voglio essere una influencer o una conduttrice di talk show». Lei non si arrende e vuole riprovarci con la politica. Al momento l’unica cosa certa è che scriverà un libro sulla sua esperienza: magari riuscirà nell’impresa, non improba, di avere più lettori che voti.

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