Dopo le interviste critiche di alcuni esponenti del Pd a giornali della galassia di destra, il responsabile Enti locali del Pd Davide Baruffi ha parlato a Domani provando a ristabilire la verità dei fatti.
«Non credo affatto che Schlein voglia essere una donna sola al comando. E sono convinto che ci sia bisogno di tutti per costruire un partito più grande e più forte, che sia il perno attorno a cui costruire un’alternativa credibile alla destra. Si è scelta una strada unitaria per la gestione del partito, siamo chiamati tutti a farla funzionare fino in fondo».
«Non vedo affatto una questione Emilia-Romagna. Direi anzi tutto il contrario, vista la provenienza di Schlein e di Stefano Bonaccini da questa regione, così come la presenza di altri, come me, in segreteria. Segnalo che il partito dell’Emilia-Romagna è da sempre uno dei più unitari, meno condizionati dalla vita delle correnti nazionali. E non vedo fronte di nessun tipo. Vedo casomai una preoccupazione rispetto alle prossime amministrative del 2024. Ed è una giusta preoccupazione», spiega Baruffi.
«Io faccio parte di una segreteria unitaria. È stata fatta la scelta di una gestione unitaria. Ma questo comporta un supplemento di responsabilità per tutti: certamente per chi ha vinto il congresso e ha scelto di non fare da sé, ma anche per chi ha scelto di non chiamarsi fuori», dice ancora il dirigente del Pd.