Antimafia, Colosimo: "Io amica di Ciavardini? Non è vero. Non mi aspettavo le polemiche dei familiari delle vittime"
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Antimafia, Colosimo: "Io amica di Ciavardini? Non è vero. Non mi aspettavo le polemiche dei familiari delle vittime"

Antimafia, Colosimo: "Non sono amica dell'ex membro dei Nar Luigi Ciavardini. La narrazione che si è fatta è surreale. Sono nata nel 1986 e sto passando per la persona che non sono".  

Antimafia, Colosimo: "Io amica di Ciavardini? Non è vero. Non mi aspettavo le polemiche dei familiari delle vittime"
Luigi Ciavardini e Chiara Colosimo
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25 Maggio 2023 - 13.29


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Chiara Colosimo è la nuova presidente della Commissione Parlamentare Antimafia. Un’elezione contestatissima, visto la vicinanza della meloniana con l’ex terrorista nero Luigi Ciavardini, condannato per la strage di Bologna.

“Ciavardini non è un amico” – sostiene Colosimo in un’intervista a La Stampa – “non mi aspettavo le polemiche dalle associazioni dei familiari delle vittime, di cui ho molto rispetto. Questo mi ferisce. Vorrei incontrarli presto. La narrazione che si è fatta è surreale. Sono nata nel 1986 e sto passando per la persona che non sono”.  

“Non sono amica dell’ex membro dei Nar Luigi Ciavardini e spero di non ripeterlo ancora. Ho conosciuto Ciavardini nell’ambito di iniziative con l’associazione gestita da sua moglie, nelle quali ovviamente c’era anche lui. Era il mio primo mandato da consigliera regionale del Lazio 2010-2013. Non ho problemi a dichiararlo l’articolo 27 della Costituzione parla di funzione rieducativa della pena e di reinserimento dei detenuti”.

“Sono rimasta sorpresa anche io e capisco che la foto possa dare l’impressione di un certa confidenza, in effetti non è un posa istituzionale. Io davvero non ricordo con precisione in quale occasione sia stata scattata, saranno passati circa 10 anni. Io quella foto non ce l’ho, forse l’hanno fatta dopo una sfilata di un’associazione che fa abiti cuciti dalle detenute. In ogni caso sono certa che fosse un’occasione pubblica”.

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“Post cancellati? Non mi pare di aver cancellato post, tuttavia non ho nulla da nascondere”, sottolinea Colosimo rispondendo a chi sostiene che il suo profilo non sarebbe adatto a un incarico così importante: “Sono abituata a questa critica. Sono entrata in Consiglio regionale a 23 anni e fui fermata dalla sicurezza che mi gridò ‘a regazzì, ‘ndo vai?’, perché accanto a me entrava Rodolfo Giglio che aveva 73 anni. Risponderò alle accuse di inadeguatezza svolgendo al meglio questo ruolo. 

“Non credo che l’Antimafia sia una questione che vada trattata solo in sede giudiziaria. Il 2 giugno compio 37 anni e forse il mio ruolo potrà essere anche quello di parlare a quelle generazioni che rischiano di vedere la mafia come una cosa lontana nel tempo. La mafia ha cambiato volto e va detto a gran voce che esiste ancora e va combattuta tutti i giorni”.

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