Caso Delmastro, il Pd: "La Procura ci dà ragione, ha violato il segreto amministrativo"
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Caso Delmastro, il Pd: "La Procura ci dà ragione, ha violato il segreto amministrativo"

Caso Delmastro, il Pd: "Avevamo ragione noi quando dicevamo che le informazioni date da Delmastro all'onorevole Donzelli erano coperte da segreto ed erano riservate e torto il Ministro Nordio che ha sostenuto invece non esserlo".

Donzelli e Delmastro
Delmastro e Donzelli
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22 Maggio 2023 - 15.14


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L’archiviazione del caso Delmastro da parte della Procura di Roma ha rivelato che le proteste dell’opposizione erano più che legittime. I pm, infatti, hanno accertato una “esistenza oggettiva della violazione del segreto amministrativo”. Il Pd non accetta quindi i toni assolutori di queste ore. 

«Mentre il sottosegretario Delmastro continua a ribadire di non volersi scusare per le intollerabili e gravi insinuazioni contro il Partito democratico nell’ambito del caso Cospito, dalla procura di Roma arriva la conferma che le informazioni rivelate dal sottosegretario e da Donzelli erano coperte da segreto. Avevamo ragione sulla segretezza e dunque i motivi per scusarsi per il sottosegretario Delmastro sono raddoppiati ed è ancora più evidente la sua inadeguatezza». Lo dichiara la vicepresidente dem del Senato, Anna Rossomando.

«Apprendiamo che, nel chiedere l’archiviazione nei confronti del sottosegretario Delmastro delle Vedove, la Procura di Roma `riconosce l’esistenza oggettiva della violazione del segreto amministrativo´ e `l’assenza dell’elemento soggettivo del reato, determinata da errore su legge extrapenale´. Quindi: avevamo ragione noi quando dicevamo che le informazioni date da Delmastro all’onorevole Donzelli erano coperte da segreto ed erano riservate e torto il Ministro Nordio che ha sostenuto invece non esserlo». Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd.

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«Delmastro però, laureato in legge, avvocato penalista e sottosegretario alla Giustizia con deleghe al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, non conosce la legge, oppure la conosce ma non è consapevole dell’uso che può farne. Apprendiamo altresì che il sottosegretario rifarebbe tutto e non ritiene di scusarsi con il Pd per le gravi e intollerabili accuse che ci ha rivolto. Forse è il caso che il sottosegretario, e con lui il Ministro riflettano, visto che oggi la Procura di Roma conferma la totale inadeguatezza del sottosegretario allo svolgimento dei compiti affidatigli», conclude.

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