Riccardo Magi, segretario di +Europa, è tornato a criticare il governo Meloni sulle politiche migratorie e sull’atteggiamento inumano a cui purtroppo abbiamo già più volte assistito in questa prima parte di legislatura.
«C’era un accordo, firmato dal governo Draghi, tra Paesi europei per i ricollocamenti. Quell’accordo, che prevedeva la ridistribuzione degli arrivi, pur insufficiente e su base volontaria, è stato interrotto quando il governo Meloni ha rifiutato di indicare un porto per lo sbarco delle navi Ong e la Ocean Viking è andata in Francia. Se non si sa costruire una politica europea di condivisione e solidarietà poi non ci si può lamentare delle critiche che arrivano».
«Può non essere considerato rispettoso il modo in cui il ministro francese Darmanin ha avanzato le sue critiche, ma non condivido la scelta di Tajani di non andare a Parigi: per me, se il governo italiano avesse avuto degli argomenti politici, oggi sarebbe andato a Parigi e li avrebbe messi sul tavolo. Ma gli argomenti politici non li ha perché la politica che il governo sta facendo sull’immigrazione è sbagliata e lo dico il giorno dopo l’approvazione del decreto Cutro».
«Da quando è entrato in carica – ha detto ancora – il governo Meloni da una parte rivendica in Europa dei risultati che non ci sono e dall’altra racconta che l’Italia è il Paese che deve sopportare più di tutti il peso dell’accoglienza. Ma tutti noi sappiamo che Francia e Germania accolgono più richiedenti asili di noi in termini numerici assoluti e anche in proporzione alla popolazione».
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