Bonaccini (Pd): "Dalla Francia parole sgradevoli, ma Meloni parla di porti chiusi..."
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Bonaccini (Pd): "Dalla Francia parole sgradevoli, ma Meloni parla di porti chiusi..."

Bonaccini (Pd): «Credo che le parole della Francia non siano state molto gradevoli né gradite. C'è bisogno in Europa di solidarietà, di mettersi tutti a disposizione per re-distribuire i migranti che arrivano».

Bonaccini (Pd): "Dalla Francia parole sgradevoli, ma Meloni parla di porti chiusi..."
Stefano Bonaccini
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5 Maggio 2023 - 09.36


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Sul caso diplomatico scoppiato tra Roma e Parigi, dopo le dure parole del ministro dell’Interno francese su Giorgia Meloni, Stefano Bonaccini è intervenuto parlando durante Agorà, in onda su Rai 3. Il presidente della Regione Emilia Romagna ha riconosciuto la durezza delle parole del ministro, ma ha anche sottolineato la gravità delle posizioni della destra di governo italiana.

«Credo che le parole della Francia non siano state molto gradevoli né gradite anche perché se vediamo cosa succede a Ventimiglia non è che possono puntare il dito contro di noi per insegnare. Al governo italiano però ricordo che quella destra che oggi sta governando per troppi anni ha detto `porti chiusi´, `prima gli italiani´, `è finita la pacchia´, `guerra alle ong´, e nel momento in cui vai al governo e quegli sbarchi che avrebbero dovuto finire invece sono quintuplicati… Nel porto della mia regione, solitamente non arrivavano lì a Ravenna, nelle ultime settimane invece già tre volte abbiamo accolto migranti».

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«C’è bisogno in Europa di solidarietà, di mettersi tutti a disposizione per re-distribuire i migranti che arrivano. Il ministro Musumeci alla conferenza delle Regioni pochi giorni fa ci ha detto che temono molto quello che possa accadere a luglio e agosto. Io comprendo – ha aggiunto -, però vuol dire che quelli che urlavano `prima gli italiani e porti chiusi´ oggi toccano con mano che non solo non sono in grado di garantire quello, ma che devono far fronte a un problema gigantesco».

«Ecco quando Giorgia Meloni va in Europa a chiedere solidarietà e re-distribuzione noi dobbiamo essere al suo fianco, è chiaro però che avendo detto per tanti anni `prima gli italiani´ ora si è sentita rispondere prima gli svedesi, prima gli ungheresi, prima i polacchi. Ecco proviamo invece a lavorare perché l’Europa non può essere solo unita dalla moneta unica ma anche in politica di re-distribuzione e accoglienza e integrazione dei migranti», ha concluso Bonaccini. 

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