La lettera di Laura Boldrini a Giorgia Meloni sul disarmo nucleare: "L'Italia aderisca al trattato"
Top

La lettera di Laura Boldrini a Giorgia Meloni sul disarmo nucleare: "L'Italia aderisca al trattato"

Boldrini scrive a Meloni: "L’Italia, come gli altri Paesi Nato, non è tra i firmatari del Trattato per il disarmo nucleare. Visto quanto sta accadendo in Ucraina è doveroso aprire una riflessione":

La lettera di Laura Boldrini a Giorgia Meloni sul disarmo nucleare: "L'Italia aderisca al trattato"
Laura Boldrini in Giappone per il disarmo nucleare
Preroll

globalist Modifica articolo

3 Maggio 2023 - 14.50


ATF

Laura Boldrini ha partecipato al forum del G7 sul disarmo nucleare, un meeting che si è tenuto in Giappone in ricordo di quando accaduto a Nagasaki e Hiroshima. Di ritorno da Tokyo, Boldrini ha scritto una lettera aperta indirizzata a Giorgia Meloni.

“Gentile Presidente Meloni,

“Le scrivo al ritorno da una missione istituzionale a Tokyo e Hiroshima, dove ho preso parte al Forum dei Parlamentari del G7 per l’Eliminazione delle Armi Nucleari. L’evento è stato promosso da ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons), la campagna che nel 2017 ha ricevuto il Premio Nobel per la pace per aver animato la grande mobilitazione della società civile che portò proprio nel 2017 – presso le Nazioni Unite – alla firma del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW). Trattato che poi, dal 22 gennaio 2021, grazie al superamento delle cinquanta ratifiche, è entrato in vigore ed è vincolante per tutti i Paesi firmatari”.

“In Giappone ho avuto l’occasione di confrontarmi su questi temi con parlamentari del posto e di altri Paesi del G7, ma pure di ascoltare la voce di alcuni «Hibakusha»: così vengono chiamati i sopravvissuti al bombardamento atomico di Hiroshima. Nelle loro parole c’è il racconto dell’orrore vissuto e del dolore che li ha accompagnati per l’intera esistenza”.

Leggi anche:  Nucleare: sfide e opportunità nella prospettiva dei giovani

“L’Italia, come gli altri Paesi Nato, non è tra i firmatari del Trattato. Malgrado ciò, penso sia doveroso aprire una riflessione soprattutto adesso che, con l’aggressione russa all’Ucraina, si parla del possibile uso di armi atomiche come di un’eventualità sempre meno remota. Sono i fatti a dimostrare che la corsa al riarmo nucleare non è deterrenza, bensì rischio concreto per la sopravvivenza dell’umanità”.

“A Hiroshima, appunto, dal 19 al 21 maggio prossimi, Lei si recherà insieme agli altri capi di Stato e di Governo per il previsto summit del G7. Sarebbe importante se in quella sede, quando si discuterà dell’incombente minaccia nucleare, l’Italia da Lei rappresentata non soltanto prendesse una posizione chiara a favore del disarmo e della proibizione delle armi nucleari, ma annunciasse anche la propria presenza come Paese osservatore al vertice degli Stati parte del TPNW che si terrà a New York nel novembre 2023. E sarebbe altrettanto importante se Lei, signora Presidente, sempre a Hiroshima, incontrasse i sopravvissuti e ascoltasse i loro racconti e la loro domanda di pace”.

Leggi anche:  Nucleare: sfide e opportunità nella prospettiva dei giovani

“I grandi della Terra hanno nelle mani la possibilità di garantire alle generazioni future sicurezza e assenza di conflitti. Ma questo sarà possibile solo in un mondo libero da armi nucleari. AugurandoLe un proficuo G7, Le invio cordiali saluti”.

Native

Articoli correlati