Bonaccini: "Pd più forte per costruire un'alleanza che batta la destra"
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Bonaccini: "Pd più forte per costruire un'alleanza che batta la destra"

Stefano Bonaccini, presidente del Partito Democratico, ospite a Sky Tg 24. ha parlato della fase poliica

Bonaccini: "Pd più forte per costruire un'alleanza che batta la destra"
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16 Aprile 2023 - 12.54


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Unità del partito e riflessione sull’implosione del Terzo Polo: «Dico che dovremmo lavorare per vincere, non che vinceremo. Non sono Otelma. Con tutto l’impegno, per le prossime europee, dovremmo cercare di tornare ad essere il primo partito o comunque ad aumentare i consensi. È vero che il Pd da solo non può farcela, ma senza il Pd è impossibile costruire un alternativa alle destre. Serve rafforzare il Pd per costruire poi un alleanza capace di sfidare le destre». 

Così Stefano Bonaccini, presidente del Partito Democratico, ospite a Sky Tg 24.

“Non credo che una segretaria che per due o tre giorni non butta fuori interviste a macchinetta – ha aggiunto Bonaccini – debba essere considerato un problema. Abbiamo una bulimia di dichiarazioni: l’importante è avere le idee chiare su cosa fare nel prossimo anno. E in questo anno voteranno 5 regioni e due province autonome. E lì il Pd non sta governando in nessuna. Poi ci sono le amministrative e le europee. Dobbiamo dare un profilo di governo al Pd. Per ogni cosa che il governo sbaglia, bisognerebbe dire cosa fare al contrario”

La segretaria Schlein ha vinto il congresso e aveva il diritto di fare la sua proposta per la segreteria. Credo di aver convinto la gran parte di coloro che mi hanno votato che era giusto accettare la gestione unitaria del partito. Mostrarsi rancorosi, o mettersi in un angolo a puntare l’indice e dare l’idea di volere una rivincita siccome si è perso, sarebbe un errore clamoroso».

Ha aggiunto il presidente del Pd Stefano Bonaccini su Sky Tg 24 rispondendo alla domanda della cronista che chiedeva se ci fosse travaglio interno al Pd.

«Credo che gli elettori tutto vogliono, meno che litigiosità. Abbiamo il dovere di lavorare insieme – ha aggiunto Bonaccini – ricordando che ci sono sensibilità diverse nel Pd. La sensibilità che proviene dal mondo cattolico, ad esempio, o da un mondo che esprime la cultura popolare, va riconosciuta e non certamente messa in un angolo. Se una cultura prevale e schiaccia le altre il Pd rischia di non essere più quel grande contenitore plurale, riformista e progressista. A Schlein ho detto che dobbiamo garantire che quel pluralismo si esprima».

«Il pluralismo c’è e va garantito. Dobbiamo fare in modo – ha concluso – di mettere insieme queste idee per far sentire tutti a casa propria e nel nome del fatto che siamo tutti una famiglia. Se dentro a una famiglia litighi dalla mattina alla sera, poi succede quello che sta portando a quella esasperazione tra Italia Viva e Azione, che lascia attoniti tanti di coloro che guardavano con interesse a quel progetto». 

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