Salvini copre Piantedosi: "Il governo è con lui, chi chiede le mie dimissioni è in malafede"
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Salvini copre Piantedosi: "Il governo è con lui, chi chiede le mie dimissioni è in malafede"

Naufragio di Cutro, Salvini difende Piantedosi: "Tutto il governo lo sostiene. Chi chiede le mie dimissioni o è ignorante o è in malafede".

Salvini copre Piantedosi: "Il governo è con lui, chi chiede le mie dimissioni è in malafede"
Matteo Salvini
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7 Marzo 2023 - 09.38


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Il governo Meloni è al centro delle critiche dopo il naufragio al largo di Cutro, che ha portato alla morte di oltre 70 persone. Il ministro dell’Interno Piantedosi, dopo le numerose dichiarazioni imbarazzanti e provocatorie sulla questione, è stato attaccato da diversi esponenti dell’opposizione che ne hanno chiesto anche le dimissioni. A difendere il proprio “successore” ci ha pensato Matteo Salvini, esperto in commenti e dichiarazioni di dubbio gusto.

«Ho sentito Piantedosi poco fa» ha confessato il leghista a Rtl 102.5. «Piantedosi è sostenuto dal tutto il Governo. In Cdm e fuori dal Cdm squadra di Governo compatta. Oggi sarà prima alla Camera e poi al Senato: sta lavorando al decreto che porterà al Cdm che terremo a Cutro per contrastare i trafficanti nell’ottica che sia Mattarella che il Santo Padre hanno richiesto».

Chi chiede le dimissioni del vice premier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini dopo il naufragio nel Crotonese «o è ignorante o è in malafede. Il disastro ha come unici e principali colpevoli scafisti e trafficanti. La Guardia costiera è stata avvisata a tragedia avvenuta. Agli attacchi personali ci sono abituato, tirare in ballo anche un corpo di eccellenza dello Stato mi sembra veramente bassa politica».

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«Si deve finalmente coinvolgere l’Unione europea nell’accoglienza di chi ha diritto di essere accolto, possibilmente allestendo dei punti di ascolto e di raccolta delle domande al di là del Mediterraneo per togliere il terreno sotto i piedi agli scafisti».

Le vittime della tragedia di Cutro, ha aggiunto il vice premier e ministro delle Infrastrutture, «hanno pagato per il loro viaggio dai 7 agli 9 mila dollari. Sono traffici organizzati dalle mafie». Si deve poi garantire «il flusso di immigrati regolari che possono servire in agricoltura, nei servisi o per comprire alcune professioni». La cosa importante, ha concluso, è «contrastare i trafficanti e garantire accoglienza a chi ne ha diritto».

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