Se l’opposizione al governo Meloni è rappresentata da Conte e Calenda, la destra può dormire sonni tranquilli. I leader di M5s e Terzo Polo, infatti, trascorrono il tempo sui social a battibeccare e a rinfacciarsi dichiarazioni di basso livello. Come l’ultima di questa mattina.
«Calenda si guardi allo specchio con quel tweet e si riconosca. Questa non è politica e io non voglio rispondere agli insulti. Piuttosto è lui l’adolescente capriccioso’. Così il leader del M5s Giuseppe Conte, al termine dell’evento ‘Un’altra Lombardia al 110%’ a Palazzo delle Stelline di Milano, replica a un tweet pubblicato del leader di Azione, dando vita a un botta e risposta sul tema del salario minimo.
Conte aveva accusato Calenda di essersi «svegliato stamattina» sul salario minimo. Frase a cui Calenda ha risposto su Twitter: “Caro Giuseppe Conte, queste sono risposte da adolescente capriccioso. Sostengo la necessità del salario minimo da anni, la differenza è che tu sei stato premier e non l’hai varato. Discutiamone anche con il Pd e altre forze politiche. Seriamente”.
A quel punto il leader dei Cinquestelle tenta di chiude la vicenda: “Se anche Calenda si è deciso ad appoggiare questa misura che noi sosteniamo da tantissimi anni, potrà aggiungere i suoi voti alla nostra proposta. Io ho presentato un proposta di legge anche in questa legislatura, quindi se arrivano i suoi voti ben vengano”.