Bonaccini (Pd): "Voglio un partito più popolare di quello attuale"
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Bonaccini (Pd): "Voglio un partito più popolare di quello attuale"

Bonaccini sul Rdc: "Ha funzionato la parte del sussidio, cioè dare a chi è disperato e povero qualcosa per poter mangiare per sé e la propria famiglia, ha completamente mancato l'altra parte ovvero dare lavoro a chi l'ha perduto o non l'ha mai trovato".

Bonaccini (Pd): "Voglio un partito più popolare di quello attuale"
Stefano Bonaccini
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23 Gennaio 2023 - 15.54


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Stefano Bonaccini, candidato alle primarie del Pd del prossimo 26 febbraio, era a Sciacca, in Sicilia, per un incontro con gli amministratori locali. L’attuale governatore dell’Emilia Romagna ha parlato del Reddito di cittadinanza.

«Io sono a favore del reddito di cittadinanza anche perché sono stato il primo presidente di Regione, insieme a Michele Emiliano in Puglia, a fare una legge che introduceva il reddito di solidarietà. Era una cosa ante litteram, simile a quella. Mentre ha funzionato la parte del sussidio, cioè dare a chi è disperato e povero qualcosa per poter mangiare per sé e la propria famiglia, ha completamente mancato l’altra parte ovvero dare lavoro a chi l’ha perduto o non l’ha mai trovato. Servono soprattutto politiche attive per il lavoro, politiche industriali e infrastrutture in una terra che mi pare carente».

«Ho in mente un partito molto più popolare di quanto oggi non sia percepito. Per fare questo, oltre a non andare più al governo senza avere vinto le elezioni, bisogna tornare nei luoghi dove la gente lavora, vive, studia, si cura e si diverte. Occorre recuperare un rapporto col territorio. Con me segretario non accadrà più che tra i candidati nei collegi uninominali non ci sia alcun dirigente. Bisogna avere il coraggio di misurare la propria leadership col consenso dei cittadini. Anche se la legge elettorale è pessima, non possiamo prendercela con nessuno, perché siamo stati noi a volerla. E, in ogni caso, i candidati al Parlamento li sceglieranno i cittadini con le primarie»

Bonaccini ha poi toccato il tema della riforma dell’Autonomia proposta da Calderoli. «La proposta di Calderoli è irricevibile e tesa a dare alla Lega», in vista delle Regionali, «uno scalpo senza tenere conto del dibattito e di quanto emerso e chiesto in sede di Conferenza delle Regioni».

L’arresto di Matteo Messina Denaro «è la dimostrazione che le mafie si possono battere, assicurando alla giustizia coloro che si sono resi protagonisti di fatti tragici». L’attenzione deve restare alta ovunque nei confronti delle mafie che «negli ultimi decenni hanno spostato il tiro in tutta Italia, anche nelle zone dove abito io»..

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