Giorgia Meloni fa la supercazzola, si fa intervistare dalle tv amiche, smentisce tutto quello che non si può smentire perché scripta manent. Ma la verità è una: non ha mantenuto lo sconto sulla benzina perché ha preferito finanziare la flat tax per chi guadagnava bene di suo, ha preferito condoni e rottamazioni in favore dei più furbi e ha scelto di fare favori alle squadre professionistiche di calcio. E il contro l’ha presentato agli italiani con una sorta di ‘patrimoniale’ che colpisce indistintamente ricchi e poveri.
“Il governo Meloni è gravemente responsabile dell’aumento del prezzo dei carburanti a causa della mancata proroga dello sconto sulle accise. È ancor più grave aver scaricato sui gestori la colpa di aumenti che sono il frutto di una scelta politica della destra al governo. Hanno preferito finanziare flat tax e condoni anziché tener basso il costo di benzina e gasolio e ridurre il costo fiscale del lavoro. E le conseguenze le pagano, di nuovo, i più deboli. Siamo molto preoccupati perché tra caro energia, caro carburante e prezzi sempre alti delle materie prime il governo non ha ancora chiarito la politica economica da attuare per combattere l’inflazione. La propaganda della destra inizia a far danni seri alle fasce più deboli».
Così Francesco Boccia, senatore Pd e responsabile Regioni ed Enti locali della segreteria nazionale, parlando con i giornalisti al Nazareno.