Giorgia Meloni tradisce le promesse sulle accise: dal 1 gennaio 2023, fare il pieno costerà di più
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Giorgia Meloni tradisce le promesse sulle accise: dal 1 gennaio 2023, fare il pieno costerà di più

In un video di qualche anno fa, Giorgia Meloni dal benzinaio denunciava al grido di “vergogna” le accise che lo Stato incassava dai cittadini. E ne chiedeva l’abolizione. Ma con il suo governo, i prezzi torneranno a salire.

Giorgia Meloni tradisce le promesse sulle accise: dal 1 gennaio 2023, fare il pieno costerà di più
Lo spot di Giorgia Meloni sulle accise
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30 Dicembre 2022 - 15.27


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Il governo Meloni, quello delle grandi promesse non mantenute, andrà a sbattere anche sul tema dei carburanti. Ricorderete, infatti, un video di tre anni fa in cui Giorgia Meloni, dal benzinaio, denunciava al grido di “vergogna” le accise che lo Stato incassava dai cittadini. E ne chiedeva l’abolizione. Oggi che è a capo del governo, Giorgia Meloni non ha tolto le accise e, anzi, dal 1 gennaio decadrà lo sconto producendo così un rialzo importante dei prezzi.

Con lo stop allo sconto sulle accise dei carburanti, dal primo gennaio fare benzina costerà 18,3 centesimi in più al litro per benzina e diesel e 3,4 centesimi per il Gpl. Un aumento che si tradurrà in una spesa di 9,15 euro in più a pieno, per un totale – ipotizzando due pieni al mese – di 219,6 euro in più all’anno.

Al momento, se le cose dovessero rimanere così, senza un nuovo intervento di proroga dei tagli, saranno ripristinate le aliquote in vigore prima del 22 marzo. Tradotto, significa un aumento dei prezzi (Iva inclusa) pari a 18,3 centesimi al litro per la benzina e il diesel, e 3,4 centesimi al litro sul Gpl.

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