Franceschini sta con Elly Schlein: "La generazione mia e di Bonaccini deve lasciarle il passo"
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Franceschini sta con Elly Schlein: "La generazione mia e di Bonaccini deve lasciarle il passo"

"Schlein ha 37 anni e tutte le caratteristiche culturali e personali per essere la leader del Pd. La generazione mia e di Bonaccini ha guidato il partito ai vari livelli dalla fondazione nel 2007 ad oggi e ora è giusto che lasci il passo".

Franceschini sta con Elly Schlein: "La generazione mia e di Bonaccini deve lasciarle il passo"
Dario Franceschini
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27 Dicembre 2022 - 09.39


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Dario Franceschini esce allo scoperto e dichiara il suo sostegno a Elly Schlein, nella corsa alla segreteria del Pd. In un’intervista al Corriere della Sera, l’ex ministro ha spiegato la sua decisione. «Dopo la pandemia e la guerra in Ucraina stanno cambiando tutti i punti di riferimento attorno a noi. In Europa, nel rapporto tra Stati e mercati, tra economia e ambiente, tra era digitale e diritti. Solo generazioni nuove possono capire e interpretare veramente questa stagione».

«Schlein ha 37 anni e tutte le caratteristiche culturali e personali per essere la leader del Pd in questo tempo nuovo. La generazione mia e di Bonaccini ha guidato il partito ai vari livelli dalla fondazione nel 2007 ad oggi e ora è giusto che lasci il passo», sottolinea l’ex ministro, per il quale «in questo momento il Pd non ha bisogno di continuità e tranquillità ma di un punto di frattura. La destra, questa destra italiana così estrema, la si contrasta non proponendo al Paese, come troppe volte abbiamo fatto, pressappoco le loro stesse risposte con solo una spruzzatina di giustizia sociale in più, ma facendo emergere tutte le differenze profonde sui valori e sui modelli di società. Per questo serve un Pd più radicale nella proposta politica, più netto e più coraggioso».

«Altro che gattopardismo, Schlein deve cambiare tutto: gruppi dirigenti, abitudini, rendite di posizione, respingendo compromessi al ribasso, anche se a proporglieli fosse uno di noi che la sosteniamo», aggiunge. «Schlein rappresenta la sinistra moderna, non c’è niente in lei del vecchio armamentario ideologico del 900», spiega Franceschini. 

«Noi abbiamo iniziato il rapporto con i 5 Stelle che loro erano ancora una forza populista che era stata alleata con la Lega sovranista. Il percorso che hanno fatto con il Conte due e con il sostegno a Draghi li ha portati a spostarsi politicamente nell’area della sinistra. E noi dobbiamo chiederci: questo per il Pd è un fatto negativo o positivo?». 

Per Franceschini «è un fatto positivo, perché sono venuti nel nostro campo, anche grazie a noi, e questo politicamente è un risultato. Dopodiché è naturale che stando così le cose si crei una competizione più diretta tra noi e loro. Ma può essere virtuosa. E sono convinto che Schlein da questo punto di vista sia molto competitiva con i 5 Stelle». 

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