Corruzione all'Europarlamento, 60 politici nel mirino: ecco come è nata l'indagine
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Corruzione all'Europarlamento, 60 politici nel mirino: ecco come è nata l'indagine

Gli inquirenti di Bruxelles starebbero puntando a 60 eurodeputati coinvolti nel giro di corruzione, provando a dimostrare la tesi che fossero letteralmente a libro paga di Qatar e Marocco, per influenzare le decisioni della Ue.

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15 Dicembre 2022 - 09.43


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Corruzione all’Europarlamento, gli inquirenti di Bruxelles starebbero puntando a 60 eurodeputati coinvolti nel giro di corruzione, provando a dimostrare la tesi che fossero letteralmente a libro paga di Qatar e Marocco, per influenzare le decisioni della Ue.

Secondo le accuse, i politici apparterrebbero al gruppo dei Socialisti e Democratici, del Partito Popolare e di altri raggruppamenti di sinistra. Le ricostruzioni parlano di un lavoro nato dall’intelligence belga, in collaborazione con i servizi segreti di altri cinque paesi europei, che si era concentrato all’inizio sul ruolo del Marocco.

Il Paese nordafricano puntava ad accordarsi con l’Ue sul Sahara Occidentale e i relativi flussi migratori: per questo il direttore del Dged – i servizi segreti marocchini – Mansour Yassine, aveva incontrato i diversi personaggi coinvolti nell’inchiesta.

L’indagine si è poi estesa al Qatar, con l’influenza dell’emirato che non si fermava solamente all’organizzazione dei mondiali ancora in corso. Si parla di ingerenze sulle decisioni dell’Europarlamento legate al trasporto aereo, con un grave squilibrio di vantaggi per il paese arabo dal punto di vista commerciale. Accordo che, visti gli ultimi sviluppi, non sarà più ratificato.

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