Pagano (Pd): "Calenda si comporta come un bulletto di quartiere"
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Pagano (Pd): "Calenda si comporta come un bulletto di quartiere"

In Puglia tre consiglieri regionali della maggioranza passano in Azione con Calenda e scoppia la lite con il Pd. Le parole di Ubaldo Pagano

Pagano (Pd): "Calenda si comporta come un bulletto di quartiere"
Ubaldo Pagano, deputato Pd
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7 Dicembre 2022 - 19.19


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Calenda odia politicamente Michele Emiliano e non manca occasione di mostrare disprezzo, soprattutto adesso che due consiglieri eletti con il Pd sono passati in Azione.

«L’atteggiamento da bulletto di quartiere di Calenda è oltre che inqualificabile, anche totalmente ingiustificato, visto che quando si presenta alle elezioni contro Michele Emiliano di solito se ne torna a casa con un misero pugno di voti, come ben testimonia l’1,6% preso alle regionali del 2020». 

Lo dichiara Ubaldo Pagano, deputato Pd e capogruppo in commissione Bilancio rispondendo alle dichiarazioni del leader di Azione, Carlo Calenda, oggi in Regione Puglia, dopo la costituzione del gruppo di Azione con tre consiglieri che hanno lasciato due il Pd e uno la civica `Per la Puglia´, entrambi in coalizione con Emiliano.

Secondo Pagano, Calenda «qualche mese fa, quando faceva shopping per le elezioni politiche nominando come suo campione Massimo Cassano, poneva come condizione della sua candidatura l’uscita dalla maggioranza in Regione. Oggi prendiamo atto che le cose sono radicalmente cambiate».

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«E, attraverso quello che definisce `dialogo´, pur di giustificare la permanenza dei tre consiglieri in maggioranza, si presta a manovre di puro trasformismo politico», aggiunge Pagano. «È evidente che la coerenza non sia cosa conosciuta dalle parti di Carlo Calenda». «Rispetto alla `cacciata´ di Emiliano dal ministero che guidava, a Calenda servirebbe rinfrescare la memoria», osserva Pagano. «Emiliano era al Mise in quei mesi per evitare il disastro in cui siamo piombati poi, proprio grazie alle scelte di Carlo Calenda. Ossia, alla decisione «insindacabile» – quella sì, assunta da vero ras – di affidare ad ArcelorMittal la gestione dell’ex Ilva». «Oggi – prosegue Pagano – quell’azienda ha dimostrato di non aver alcun interesse nello sviluppo di una serio piano industriale, occupazionale e ambientale degli stabilimenti. E mentre noi lottiamo quotidianamente per tutelare i tarantini e i lavoratori, per Calenda è tutta acqua passata e occupa le sue giornate a fare campagne acquisti in Puglia». 

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