E anche oggi Carlo Calenda tuona contro il Pd mentre verso Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi sono solo carezze.
“Renziani Pd quando Renzi era segretario: Madia, Bonaccini, Gori, Franceschini, De Micheli. Renzianissimi: Ascani, Picierno, Romano, Ricci, Orfini, Morani, Guerini, Minniti, Gentiloni, Bonafe’, Delrio etc. Amici i distinguo fanno ridere Eravate tutti più Renziani di Renzi. E su?». Lo scrive su twitter il leader del Terzo Polo Carlo Calenda.
Il che tecnicamente è vero. Ma se giochiamo al rinfaccio è altrettanto vero che Carlo Calenda fino a pochi giorni prima dell’alleanza aveva detto peste e corna di Renzi e dei renziani, descritti come soldatini che dicevano sì a qualsiasi cosa dicesse Renzi, oltre ad aggiungere il suo disgusto per il modo di fare politica di Renzi. E allora come mai l’anti-renziano è diventato pappa e ciccia?
Il ticket in Lombardia
«Un ticket Moratti-Majorino per le Regionali in Lombardia? Quello che dice Renzi è che con una candidatura con Moratti come capofila si vincerebbe».
Lo ha detto il leader del Terzo Polo, Carlo Calenda, a L’Aria che tira su La7. «Moratti non è una pericolosa estremista di destra ma una cattolica liberale» aggiunge parlando di Majorino come di «un socialdemocratico. E cattolici liberali e socialdemocratici per esempio governano insieme in Europa. Ma ci sono steccati dappertutto che premiano gli estremisti veri, da un lato Fdi e dall’altro M5s», aggiunge.