Matrimoni, il governo litiga da solo: la Lega propone il bonus, Fratelli d'Italia dice di no
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Matrimoni, il governo litiga da solo: la Lega propone il bonus, Fratelli d'Italia dice di no

La retrograda proposta di legge alla Camera prevede un bonus matrimonio fino a 20 mila euro (che favorisce la corporazione del Wedding). In un primo momento, il Carroccio aveva presentato una proposta valida per chi si fosse sposato in chiesa.

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Un matrimonio in chiesa
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21 Novembre 2022 - 11.57


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Il governo Meloni dimostra ancora una volta di voler portare avanti provvedimenti bandiera e concetti slogan, più che una vera e propria visione di Paese. E’ della Lega, infatti, la retrograda proposta di legge alla Camera che prevede un bonus matrimonio fino a 20 mila euro (che favorisce la corporazione del Wedding). In un primo momento, il Carroccio aveva addirittura presentato una proposta valida esclusivamente per chi si fosse sposato in chiesa. Una follia incostituzionale.

In serata, Palazzo Chigi ha precisato che la proposta è una iniziativa parlamentare e non è allo studio del governo. Il ministro della Difesa Guido Cosetto ha poi ribadito: “Il bonus nozze non fa parte della manovra, è la proposta presentata da un deputato. Non è mai passato in mente a Palazzo Chigi di dare un premio a chi si sposa in chiesa, non è un tema che interessa ad uno Stato laico”. La proposta sul bonus matrimonio è stata depositata da Domenico Furgiuele, Simone Billi, Ingrid Bisa, Alberto Gusmeroli ed Erik Pretto.

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“La proposta di legge a mia prima firma, volta a incentivare il settore del wedding, che per questioni di oneri prevedeva un bonus destinato ai soli matrimoni religiosi, durante il dibattito parlamentare sarà naturalmente allargata a tutti i matrimoni, indipendentemente che vengano celebrati in chiesa oppure no”, ha detto in serata il primo firmatario, Domenico Furgiuele. La proposta si basa tra l’altro sulla detrazione del 20 per cento delle spese collegate alla celebrazione del matrimonio (religioso): dagli ornamenti in Chiesa, tra cui i fiori decorativi, la passatoia e i libretti, agli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, le bomboniere, il parrucchiere, il make-up e il servizio fotografico. Obiettivo dei proponenti è risollevare la sorte dei matrimoni (religiosi) in calo. Nozze che in Italia (in chiesa o meno) sono in flessione da anni e che, durante la pandemia sono letteralmente crollati, soprattutto quelli religiosi.

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