Calenda ne ha per tutti: "Meloni non ha una visione. Il Pd in Lombardia ha scelto il M5s, amen"
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Calenda ne ha per tutti: "Meloni non ha una visione. Il Pd in Lombardia ha scelto il M5s, amen"

Calenda: «Il Partito Democratico ha scelto di correre in Lombardia con Pierfrancesco Majorino spostando l'asse della coalizione su Agnoletto (fronte anticapitalista) Sinistra Italiana e forse 5S. Amen».

Calenda ne ha per tutti: "Meloni non ha una visione. Il Pd in Lombardia ha scelto il M5s, amen"
Carlo Calenda
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18 Novembre 2022 - 10.35


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Carlo Calenda è pronto a fondere Azione con Italia Viva, facendo del Terzo Polo un vero soggetto politico. Prima di soffermarsi sulla questione, in un’intervista al Sole 24 Ore, l’ex Pd ha commentato i primi due mesi di governo Meloni. «Riconosco a Giorgia Meloni la fermezza con cui sta mantenendo l’Italia schierata con gli Usa e con la Nato sulla guerra in Ucraina. E penso che la storia di una donna che parte da una condizione svantaggiata e che diventa presidente del Consiglio sia una bella storia. Una giovane `underdog´ che ce l’ha fatta, bene. Ma qui manca una visione di Paese: che cosa vuole fare la presidente del Consiglio sulla sanità, sulla scuola, sulle imprese? Non si capisce. Per ora prevale l’agenda Salvini».

Sulla fusione con Matteo Renzi. «Intanto eleggiamo Mara Carfagna presidente di Azione. La cosa che vogliamo dimostrare è che gli steccati tra chi viene dalle culture riformiste, liberali e popolari devono essere abbattuti è la stessa logica per cui abbiamo candidato Letizia Moratti alla guida della Lombardia».

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Lunedì il Com dovrebbe approvare la Legge dl bilancio: «Se prendiamo i `titoli´ di questo governo – dalle ong al tetto al contante, dalla pace fiscale al condono, da quota 41 alla flat tax sulle partite Iva – sembra di essere all’anno zero delle piccole mancette elettorali. Noi abbiamo voluto premiare con l’astensione una Nadef equilibrata, non avventuristica, che metteva con grande chiarezza i soldi in più sul caro energia. Dopodiché i restanti 9 miliardi a disposizione del governo Salvini se li è già mangiati». 

«Anche il taglio del cuneo, – aggiunge l’ex ministro – se generalizzato, non servirà a niente. La nostra proposta è molto chiara: con 4-4,5 miliardi si arriva alla diminuzione del 50 per cento delle tasse fino a 30 anni e all’azzeramento fino a 25. Un intervento che andrebbe accompagnato a una revisione profonda del reddito di cittadinanza che escluda l’erogazione per i giovani fino a 30 anni senza figli, come è in Francia. Presenteremo nei prossimi giorni una proposta specifica che si fonda sulla non erogazione fino a 30 anni accompagnata dall’intervento delle agenzie private all’interno del placement così come era previsto dalla riforma Draghi mai attuata da Orlando. Se ci fosse un indirizzo che noi condividiamo voteremo la misura».

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Qualcuno ha sottolineato una sostanziale continuità di Melonl con Draghi in economia: «La continuità non c’è sulla cosa più importante, ossia sulle riforme. Nè sui capitoli di spesa su cui insistere. Non abbiamo soldi da mettere dappertutto: li mettiamo sulla sanità o sulle pensioni, che senso ha mandare in pensione prima gli italiani se poi a causa delle liste di attesa chilometriche devono pagarsi le cure da sè? E ancora: li mettiamo sulla produttività delle imprese o sulla flat tax per gli autonomi che privilegia in maniera smaccata chi lavora con partita iva rispetto a un operaio? Che logica di Paese c’è, perché uno deve pagare il 15 per cento di tasse e un altro il 40 per cento? Stiamo costruendo un’anomalia dopo l’altra», ha concluso Calenda

«Il Partito Democratico ha scelto di correre in Lombardia con Pierfrancesco Majorino spostando l’asse della coalizione su Agnoletto (fronte anticapitalista) Sinistra Italiana e forse 5S. Amen. Evitate ora di incasinare anche il Lazio continuando a supplicare i 5S. Almeno una proviamo a vincerla». Così il leader di Azione Carlo Calenda in un post su Facebook commenta la scelta di Pierfrancesco Majorino come sfidante per il centrosinistra del governatore uscente della Lombardia Attilio Fontana e della ex vicepresidente regionale Letizia Moratti.

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