Chi è Carlo Nordio? Un magistrato da sempre vicino alla destra e – anche per questo – spesso ospitato sul Tg2 per dire la sua opinione, evidentemente sempre favorevole alle tesi della destra.
Nordio è anche famoso (e lì ottenne grande consenso a destra) per essere stato il pm titolare di una inchiesta che ha indagato dal ’92 al ’99 sui presunti finanziamenti al Pci-Pds da parte delle coop rosse (eravamo nel periodo di Tangentopoli) che però si concluse con l’archiviazione delle posizioni di D’Alema e Occhetto.
Nordio all’epoca se ne uscì con affermazioni discutibili come: “In senso strettamente politico, si può dire che neanche Berlinguer avesse la patente di moralità visto che i soldi al partito arrivavano dall’Unione Sovietica”. Questo dimenticando la guerra fredda, i soldi della Mia e tentando di usare questo espediente dialettico per mettere una persona onesta e proba come Berlinguer alla stregue di tangentisti scatenati che vivevano vite da nababbi tutte ostriche e champagne grazie alla corruzione.
E già qui si potrebbe chiudere il discorso. Resta che non molto tempo fa in un intervento per criticare il ddl Zan sostenne che la pedofilia era un orientamento sessuale. E quindi il Ddl Zan avrebbe finito con il proteggere anche i pedofili perché dire: “I pedofili li metterei al muro” (secondo Nordio) sarebbe diventato discriminazione.
Non ci vuole un grande esperto di psichiatria per sapere che la pedofilia non è un orientamento sessuale ma è una patologia.
Per tutti questi meriti (si fa per dire) Giorgia Meloni aveva prima inserito Carlo Nordio nella lista dei suoi candidati al Quirinale e ora l’ha voluto ministro della giustizia del primo governo reazionario. Non c’è bisogno di aggiungere altro.