Letta annuncia: "Mi candido a Vicenza, i veneti si ricorderanno di chi ha tradito Draghi"
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Letta annuncia: "Mi candido a Vicenza, i veneti si ricorderanno di chi ha tradito Draghi"

E sul presidenzialismo Letta si dice "contrario, penso sarebbe un gravissimo errore, per questo combatteremo per evitarlo. E non perché pensi che il presidenzialismo porti a una dittatura, ma perché la nostra Costituzione é anti-presidenzialista".

Letta annuncia: "Mi candido a Vicenza, i veneti si ricorderanno di chi ha tradito Draghi"
Enrico Letta
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18 Agosto 2022 - 10.24


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Enrico Letta si candida a Vicenza, l’annuncio arriva con un tweet che ha rilanciato l’intervista pubblicata questa mattina sul Corriere di Vicenza.

“Mi candido a Vicenza, sfido la Lega nel cuore del Veneto. Imprenditori, commercianti, insegnanti si ricorderanno di chi ha tradito Dragh”. Sul perché di questa candidatura in Veneto, Letta nell’intervista risponde: “Perché penso che la nostra campagna elettorale non debba essere in difesa ma in attacco”.

“Vede, fosse stata in difesa mi sarei candidato in Toscana ma così facendo avrei trasmesso il messaggio di un segretario nazionale che si rinchiude nella fortezza protetta. E invece voglio dimostrare che queste elezioni possiamo vincerle, quindi ho deciso di fare un’incursione laddove la partita é più difficile, laddove i risultati del Pd sono oggettivamente più bassi che altrove, laddove, soprattutto, il numero di coloro che hanno tradito Draghi é altissimo”. “Perché Vicenza? Perché é il cuore del Veneto, perché con questa provincia ho sempre avuto negli anni rapporti forti e intensi, mi sento a casa”, aggiunge. 

“I veneti – prosegue il segretario dem – si ricorderanno di chi ha tradito Draghi. A maggior ragione ora che l’alternativa al governo Draghi é manifesta e si chiama Giorgia Meloni. Con la Lega che si é arresa alla leadership di Fratelli d’Italia. Voglio vedere quale imprenditore veneto, quale commerciante veneto, quale insegnante veneto, facendo un paragone tra quello che avevamo, Mario Draghi premier, e quello che potremmo avere, Giorgia Meloni premier, sceglierebbe la seconda opzione”, aggiunge.

E sul presidenzialismo Letta si dice “contrario, penso sarebbe un gravissimo errore, per questo combatteremo per evitarlo. E non perché pensi che il presidenzialismo porti a una dittatura, ma perché la nostra Costituzione é anti-presidenzialista. Chi propone oggi la torsione presidenziale non sta proponendo un aggiustamento della Carta ma la sua cancellazione per andare verso un impianto sbagliato che gioca sull’uomo forte o la donna forte di cui il nostro sistema non sente il bisogno. Mi colpisce che la campagna elettorale del centrodestra sia cominciata con la caduta del governo e sia proseguita con l’attacco a Mattarella di cui sono addirittura state vocate le dimissioni”, conclude

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