Boschi e Berlusconi parlano la stessa lingua sulla giustizia. “Per Italia Viva e Azione il giustizialismo è un’aberrazione. Per questo vogliamo chiarire che noi stiamo dalla parte del garantismo», ha detto Maria Elena Boschi nel corso della presentazione del programma elettorale dell’alleanza tra Azione e Italia Viva.
«Questo – ha aggiunto – è fondamentale per ripristinare un rapporto di fiducia tra cittadini e sistema giudiziario che è ai minimi storici. Vogliamo farci carico della richiesta di profondo cambiamento arrivata dai milioni di cittadini italiani che hanno votato al referendum del giugno scorso. Vogliamo ripartire dalle riforme mancate di questa legislatura. La separazione delle carriere e una riforma più coraggiosa del Csm restano per noi temi centrali. Chiediamo una valutazione effettiva dei magistrati. Abbiamo poi bisogno di ridurre i tempi della giustizia per garantire i diritti dei cittadini e l’operatività delle imprese ma anche per ottenere le risorse del Pnrr».
«Vogliamo rivedere la prescrizione, tornando a quella sostanziale. Siamo – ha aggiunto la capogruppo Iv alla Camera – per la inappellabilità delle sentenze di assoluzione. Siamo per dotare i degli strumenti necessari a svolgere la loro attività in modo da limitare i tempi dei processi anche attraverso una formazione manageriale. Abbiamo bisogno di un sistema carcerario che non diventi una condizione di inappellabilità per le migliaia di persone oggi detenute. Bisogna lavorare non solo sull’edilizia ma anche sull’ordinamento penitenziario, incentivando l’esecuzione penale alternativa e garantendo un supporto psicologico vero per evitare il dramma dei suicidi. Bisogna riconoscere che la detenzione cautelare dovrebbe essere l’eccezione e non la regola».
«Portare avanti queste battaglie con Iv e Azione è semplice perché sono parte del Dna di tutte le persone candidate da queste forze politiche», ha concluso.