Dopo le fibrillazioni di Sinistra Italiana e Europa Verde il segretario del Pd Enrico Letta è tornato a parlare ancora dell’esigenza dell’unità delle forze che si oppongono della destra sovranista.
“Stiamo discutendo con altre parti, in particolare con Verdi e Sinistra, io voglio fortissimamente che riusciamo a concludere l’accordo. Discuteremo insieme le modalità: ovvio che nei collegi uninominali andranno anche candidati loro, ma non i leader politici”.
L’accordo con Letta
Enrico Letta, intervistato dal Corriere della Sera, ha spiegato i motivi dell’alleanza con Calenda e le possibili ripercussioni sul voto del 25 settembre. “Credo che nel centrodestra si siano venduti troppo presto la pelle dell’orso. Non vogliamo che l’Italia finisca tra un partito che sceglie Orbàn e un altro che apprezza Putin. Meloni e Salvini ci porterebbero con i sovranisti, fuori dal cuore dell’Europa. E’ questo che vogliamo? Meloni al posto di Draghi? Io dico che la partita è aperta e la giochiamo”.
Anche se i sondaggi danno il centrodestra avanti, “io leggo le tendenze – spiega Letta – Due partiti in calo, Lega e Forza Italia. Fratelli d’Italia in buona salute. E noi quattro in crescita, parlo di Pd, Calenda e +Europa, la federazione di Sinistra italiana e Verdi, Impegno civico che è appena nato. La dinamica è chiara. Ricordate il 2013 e il 2018? Tanti elettori decidono negli ultimi dieci giorni. E noi daremo il massimo”. Letta di dice “soddisfatto” dell’accordo con Azione/+Europa. “Calenda saprà fare da magnete per i voti di centrodestra – dice Letta – Così come noi, con la nostra lista, assieme a Roberto Speranza, avremo un grande successo nell’elettorato di sinistra e di centrosinistra”.