Speranza: "Destra pericolosa, dividendo il fronte progressista la favoriamo"
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Speranza: "Destra pericolosa, dividendo il fronte progressista la favoriamo"

Il ministro della Salute, Roberto Speranza: "Conosciamo le relazioni di Salvini, che in passato ha osannato Putin"

Speranza: "Destra pericolosa, dividendo il fronte progressista la favoriamo"
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31 Luglio 2022 - 10.29


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Invito tutti alla riflessione. So che è molto dura, i toni forti di Conte e la posizione ferma del Pd danno il quadro di una rottura oggi insanabile, ma continuerò a dire fino all’ultimo che l’avversario è la destra e che dividendo il campo dell’alternativa la stiamo favorendo».

Lo afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un’intervista nella quale ribadisce a tutti «di non sottovalutare le conseguenze di questa spaccatura nei collegi».

Con la comunità di Articolo Uno, al congresso e poi in direzione, abbiamo deciso di costruire la lista Democratici e Progressisti, di cui siamo cofondatori e che è il fatto nuovo di questa campagna elettorale. Ma dinanzi a una destra simile io continuo a pensare che sia un errore dividere il campo dell’alternativa», sottolinea Speranza.

Sui rapporti tra il segretario della Lega e Putin, Speranza ricorda: «Conosciamo le relazioni di Salvini, che in passato lo ha osannato fino ad affermare è meglio Putin che Merkel. Con Salvini e Meloni al governo, l’asse della politica estera italiana si sposterebbe da fortemente europeista a fortemente euroscettica. E io mi batterò perché non vincano gli amici di Orban e di Le Pen». 

Parlando delle elezioni, il ministro spiega «Questa pessima legge elettorale premia la capacità di unirsi. La destra, dopo essere stata divisa durante l’esperienza del governo Draghi, ha cercato la strada del voto e si è riunita con un accordo di potere che la rende molto competitiva. Noi abbiamo fatto il contrario, siamo stati tre anni insieme e ora ci siamo divisi. Eppure i sondaggi sono chiari. Per Pagnoncelli i partiti di centrodestra sono al 45 per cento, il centrosinistra al 33 per cento e il M5s pesa circa 11 per cento».

Per creare un «fronte anti-Meloni» «bisognerebbe evitare di lasciare alla destra una prateria nei collegi. Voglio essere chiaro, non si tratterebbe di fare alleanze o coalizioni. La legge elettorale prevede solo apparentamenti», prosegue. «Stare insieme al Pd e ad altre forze nella lista Democratici e Progressisti è solo il primo passo. Bisogna costruire una forte agenda sociale, partire dai salari, dal potere di acquisto dei redditi più bassi, dalla difesa della scuola, della sanità pubblica e dell’ambiente. Vogliamo un programma coraggioso», conclude il ministro.

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