Riforma Cartabia, il Senato approva: cosa cambia con la nuova legge sul Csm
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Riforma Cartabia, il Senato approva: cosa cambia con la nuova legge sul Csm

La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha ricordato l'applauso del Parlamento il 3 febbraio all'invito espresso dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad approvare in tempi brevi la riforma.

Riforma Cartabia, il Senato approva: cosa cambia con la nuova legge sul Csm
La ministra della Giustizia, Marta Cartabia
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16 Giugno 2022 - 12.12


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La riforma Cartabia è legge, il Senato ha approvato in via definitiva con 173 si’, 37 no e 16 astenuti il Ddl con deleghe al Governo per la riforma dell’ordinamento giudiziario e per l’adeguamento dell’ordinamento giudiziario militare nonché disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Csm. 

Il provvedimento di 43 articoli ha avuto disco verde nel testo gia’ approvato dalla Camera. L’astensione e’ stata preannunciata da Iv mentre il voto contrario da FdI e Cal. La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha ricordato l’applauso del Parlamento il 3 febbraio all’invito espresso dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad approvare in tempi brevi la riforma: 

“Oggi – ha detto – siamo qui per mantenere quell’impegno e trasformare in legge dello Stato una proposta che viene da lontano e che e´ stata costruita con il contributo di molti”. Nella seduta di ieri erano stati votati e respinti tutti gli emendamenti, compreso uno in merito di custodia cautelare, su cui era stato chiesto dalla Lega il voto segreto. Questa mattina si sono svolte le dichiarazioni di voto e il voto.

Nel dettaglio, il Capo I (articoli da 1 a 6) prevede una delega al Governo per la riforma ordinamentale della magistratura da esercitare entro un anno dall’entrata in vigore della legge. Il Capo II (articoli da 7 a 14) novella alcune disposizioni dell’ordinamento giudiziario. Il Capo III (articoli da 15 a 20) interviene con disposizioni puntuali e immediatamente precettive sulla disciplina dello status dei magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, con particolare riferimento alla loro eleggibilità, all’assunzione di incarichi di governo e al loro ricollocamento al termine del mandato. 

Il Capo IV (articoli da 21 a 39) contiene disposizioni immediatamente precettive, con le quali si modifica la legge 195 del 1958 sulla costituzione e sul funzionamento del Consiglio superiore della Magistratura. L’intervento incide sulla composizione ed organizzazione, sulle attribuzioni e sul funzionamento del Csm, sul sistema elettorale per la nomina dei componenti togati, sul loro ricollocamento al termine del mandato. Il Capo V reca la delega al Governo per il riassetto delle norme dell’ordinamento giudiziario militare e si compone del solo articolo 40. Il Capo VI contiene agli articoli 41 e 42 le disposizioni finali e finanziarie. L’articolo 43 prevede che la legge entri in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

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