Conte e la strategia dorotea sull'Ucraina: un piatto di lenticchie per non perdere faccia e alleanza con il Pd
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Conte e la strategia dorotea sull'Ucraina: un piatto di lenticchie per non perdere faccia e alleanza con il Pd

Il leader del M5S, stretto com’è tra la posizione netta di Di Maio e le nuove lusinghe di Letta, deve trovare il modo di non rompere e di salvare comunque la faccia di fronte ai suoi militanti. Basta usare le parole pace e diplomazia

Conte e la strategia dorotea sull'Ucraina: un piatto di lenticchie per non perdere faccia e alleanza con il Pd
Giuseppe Conte
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7 Giugno 2022 - 16.26


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Lo spirito di Santa Dorotea si è impossessato degli sherpa parlamentari che hanno iniziato a lavorare sul dossier del 21 giugno, il giorno in cui il presidente Mario Draghi verrà in Parlamento a relazionare sullo stato della guerra.
Il loro mantra, come fossero tanti conti zii, è “Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire…” e per questo si abbeverano all’antica lingua dei dorotei, corrente democristiana i cui leader erano soliti non dire nulla neanche durante le crisi più delicate. Naturalmente la risoluzione in fieri si svilupperà attorno a due parole magiche diplomazia e pace.


Tanto basterebbe a Conte e a Salvini per cantare vittoria e per sbandierare una marcia indietro del governo. In modo particolare il leader del M5S, stretto com’è tra la posizione netta di Di Maio e le nuove lusinghe di Letta, deve trovare il modo di non rompere e di salvare comunque la faccia di fronte ai suoi militanti.


‘L’avvocato del popolo si accontenterà di un piatto di lenticchie’, prevede un navigato senatore, ‘ricorrendo ad un antico adagio napoletano, ovvero dirà ai suoi facite ammuina, così otterremo un beneficio’.

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Il passaggio più spinoso resta quello sulle armi, i mediatori stanno cercando di capire se sarà possibile non fare alcun riferimento al sostegno militare all’Ucraina, il governo ricorda che subito dopo il Consiglio europeo, ci sarà il G7 in Baviera, ed il Consiglio Nato a Madrid e sarebbe sconveniente se l’Italia si presentasse agli alleati con una risoluzione ambigua.


‘Io credo che Conte abbia ben capito il messaggio che gli ha mandato Letta- confida un deputato dem- una rottura sul tema della guerra metterebbe a rischio la costruzione dell’alleanza e darebbe nuova linfa agli oppositori interni del segretario Pd che vedono molto male l’intesa con il M5S. Con l’avvicinarsi delle elezioni, i due leader devono iniziare a costruire, il salario minimo è il nuovo ddl Zan, e la Sicilia sarà il nuovo laboratorio.
L’avvocato del popolo sa che deve evitare uno scazzo plateale sulle armi”.


E quindi sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire.

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