Renzi augura lunga vita a Draghi: "Le critiche di Conte e Salvini? E' tutto uno show"
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Renzi augura lunga vita a Draghi: "Le critiche di Conte e Salvini? E' tutto uno show"

In uno scenario simile per Renzi non è più realistico parlare di sistema elettorale proporzionale: “Non serve il proporzionale: serve il sindaco d’Italia. Chi vince governa per cinque anni".

Renzi augura lunga vita a Draghi: "Le critiche di Conte e Salvini? E' tutto uno show"
Matteo Salvini, Matteo Renzi
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6 Giugno 2022 - 11.57


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Matteo Renzi ha profetizzato una lunga durata per il Governo, che non cadrà nonostante gli scossoni di Giuseppe Conte e Matteo Salvini. In un’intervista al Corriere della Sera, il leader di Iv ha minimizzato l’operato dei leader avversari.

“È tutto uno show”, afferma Renzi. “Mi fa male vedere come la vicenda ucraina, drammatica e seria, sia trattata con superficialità solo per i sondaggi. Davanti alla complessità di questi temi noi ci trastulliamo con piccole questioni di basso cabotaggio come i comportamenti infantili di Conte e Salvini. Che tristezza”.

Secondo l’ex presidente del Consiglio l’asse tra i due protagonisti del governo gialloverde è ormai rinnovato, con il prossimo anno che sarà caratterizzato da una continua campagna elettorale. All’onda populista per Renzi sarebbe da opporre “un’area Draghi, che è un’area che esiste ed è l’area Macron in Francia. È uno spazio che esiste. Non dare a questo spazio una casa e un tetto per mere ragioni di egocentrismo personale sarebbe folle e da irresponsabili. I prossimi mesi mostreranno chi è in grado di fare politica e chi invece vive di inspiegabili risentimenti, anche in questo centro riformista. Noi ci siamo con umiltà e determinazione”.

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È presto per dire se sarà lo stesso Renzi a dare vita a questa nuova formazione politica, ma secondo il leader “se noi siamo stati decisivi con il 2% si figuri che cosa potremo fare se otterremo il 4% o il 5%”. L’obiettivo rimane quello di combattere l’aumento dell’inflazione e del costo della vita: “L’unica strategia possibile è aumentare i salari smettendo la folle politica di sussidi cominciata con l’approvazione del vergognoso reddito di cittadinanza. Saranno undici mesi di ottovolante con tensioni geopolitiche globali e ripercussioni locali. A me interessa avere chiara la visione Paese. E sono fiero che a Palazzo Chigi ci sia Draghi e non Conte”.

L’ipotesi di un nuovo Governo del presidente non è quindi esclusa, anche se “è prematuro parlarne. Se il governo di oggi non darà risposte concrete a quello che l’ad di JPMorgan, Dimon, chiama ‘un uragano in arrivo’ riferendosi a una tempesta economica di rara gravità, il governo di domani sarà saldamente nelle mani dei populisti. Occorre fare un passo alla volta: ora bisogna governare bene”.

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In uno scenario simile per Renzi non è più realistico parlare di sistema elettorale proporzionale: “Non serve il proporzionale: serve il sindaco d’Italia. Chi vince governa per cinque anni. Altrimenti anche la prossima legislatura dovremo passarla a disfare governi pericolosi. Però serve coraggio istituzionale e capire che la riforma costituzionale è più necessaria che mai. Diciamo che vogliamo difendere la democrazia nel mondo. Bene. Iniziamo a curare la democrazia in Italia dando valore al voto degli italiani”.

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