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Pasqua, la discutibile dichiarazione di Cirinnà fa scoppiare la polemica: "Chi mangia l'agnello è un cannibale"

La senatrice Pd Monica Cirinnà, vegetariana, condanna l'usanza di mangiare l'agnello durante le festività pasquali: "Non si mangiano i figli di altre madri. Ho cucinato l'agnello con la mollica di pane"

Monica Cirinnà
Monica Cirinnà

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19 Aprile 2022 - 09.38


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La senatrice Pd e vegetariana convinta Monica Cirinnà, intervenuta alla trasmissione di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora, ha duramente stigmatizzato l’usanza di mangiare l’agnello durante le festività pasquali: “Chi mangia l’agnello” a Pasqua “è cannibale, l’ho detto e lo confermo. Non si mangiano i figli di altre madri: avete mai visto portare via gli agnelli? Io si, le pecore corrono dietro ai camion e urlano. Non c’è bisogno di mangiare l’agnello”.

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Cosa direbbe a chi invece ieri o oggi ha messo l’agnello a tavola? “Nulla. Ognuno risponde alla sua etica e alla sua morale”, conclude la dem. Il tema viene sottoposto a Clemente Mastella, sindaco di Benevento, e a sua moglie, la senatrice Sandra Lonardo. Secondo Monica Cirinnà solo dei ‘cannibali’ possono mangiare l’agnello? “Dico la verità: sarebbe la stessa cosa per altri cuccioli come il vitello. Alla Cirinnà bisognerebbe spiegare che l’agnello ed il vitello c’erano già nell’ambito della Bibbia. Per cui questa cosa, il non mangiare l’agnello, mi pare una cosa strana”, la replica. Quindi voi a Pasqua l’agnello lo preparate eccome. “Certo – dice la senatrice e ieri, per Pasqua, ho cucinato l’agnello con la mollica di pane, una cosa molto particolare”.

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