Verona continua a stupire in peggio: patrocina un concorso alla memoria di un gerarca fascista (non ci sono parole)
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Verona continua a stupire in peggio: patrocina un concorso alla memoria di un gerarca fascista (non ci sono parole)

I consiglieri comunali del Pd chiedono al comune di prendere le distanze dall'iniziativa per Fulvio Balisti, ma un assessore gli risponde ...

Verona continua a stupire in peggio: patrocina un concorso alla memoria di un gerarca fascista (non ci sono parole)
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10 Febbraio 2022 - 10.41


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Difficile a credersi, ma Verona continua a distinguersi non certo per iniziative progressiste e democratiche. Sul volantino di un concorso scolastico dedicato al gerarca fascista Fulvio Balisti compare anche il logo del comune di Verona.

Oggetto del concorso è un tema “sull’Amor di Patria dedicato al maggiore Fulvio Balisti perché egli rappresenta uno straordinario esempio di idealismo, generosità, coraggio, dignità e coerenza”. E proprio sulla coerenza scoppia la polemica con i consiglieri comunali del Pd che contestano al Comune di patrocinare iniziative “controverse” promosse dagli “eredi spirituali del fascismo che l’Italia l’ha distrutta e soggiogata ai nazisti”.

È quanto si legge in una nota firmata dai consiglieri comunali del Pd Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani.

Il concorso è bandito, ormai da diversi anni, per tutte le scuole, dalle elementari alle superiori, dal Museo Reggimentale dei Volontari Giovani Fascisti di Ponti sul Mincio, nel Mantovano, sorto nel 1962 a seguito del lascito di un gerarca fascista della Campagna d’Africa nonché repubblichino della Rsi, Fulvio Balisti. Un lascito fatto – secondo i consiglieri – “affinché potessero rinnovare e tramandare alle generazioni future il ricordo dei loro camerati caduti”.

Infatti – ricordano i consiglieri – “Balisti fu un fascista irriducibile e fu ad un passo dal succedere a Pavolini alla segreteria del partito fascista repubblichino. Una storia che va di certo studiata, ma sulla quale il giudizio di condanna delle forze democratiche deve essere fermo e irremovibile”. Pertanto, al Comune di Verona è stato chiesto di fare chiarezza e di prendere le distanze da simili iniziative. La risposta però è stata assai diversa da quella sperata. L’assessore al Decentramento Marco Padovani, dopo aver, quasi orgogliosamente, specificato che il comune di Verona patrocina da anni questa iniziativa che – a suo avviso – “punta a stimolare nei più giovani il senso di appartenenza alla Nazione”, ha detto ai tre consiglieri che “un po’ più di amor di patria non farebbe male” neanche a loro.

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