L'ossessione di Renzi per il Pd: "Stanno con D'Alema o con i riformisti? Con il Jobs act o con la Cgil?"
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L'ossessione di Renzi per il Pd: "Stanno con D'Alema o con i riformisti? Con il Jobs act o con la Cgil?"

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L'ossessione di Renzi per il Pd: "Stanno con D'Alema o con i riformisti? Con il Jobs act o con la Cgil?"
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5 Gennaio 2022 - 16.35


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Renzi usa D’Alema per la sua polemica contro il Pd e continua a usare a sproposito il termine ‘riformisti’, evidentemente ignorando che il riformismo era una corrente dello storico partito socialista che aveva come obiettivo quello di raggiungere gli obiettivi socialisti con gradualità e non attraverso la rottura rivoluzionaria.

Ma al di là del metodo la sostanza era la stessa: riformismo era stare dalla parte del lavoratori e non dei padroni, era per la prevalenza del pubblico sul privato, voleva la redistribuzione della ricchezza e non l’arricchimento dei ricchi e l’impoverimento dei poveri.

Il riformismo non ha nulla a che vedere con Renzi. Tant’è che Calenda molto più correttamente usa l’espressione liberal-democratico, che è altra cosa rispetto al pensiero socialista,

Le parole di Massimo D’Alema sulla “malattia” del Pd sono “infelici”, ma il punto politico è capire se la sinistra e i democratici stanno con lui o con i riformisti.

Le parole di Matteo Renzi nella sua enews.

“Ho già risposto sulla infelice definizione di noi come malati, l’ha fatto Lisa Noja, lo hanno fatto altri. Non casco, dunque, nel tranello di chi vorrebbe derubricare le uscite di D’Alema come conflitto tra ego. Qui c’è un punto politico. La sinistra italiana sta con chi ha fatto il Jobs Act o con chi lo vuole cancellare come Maurizio Landini? La sinistra italiana sta con chi ha fatto le Unioni Civili o con chi fa fallire il ddl Zan per scelta ideologica? La sinistra italiana sta con chi vuole abbassare le tasse, come abbiamo fatto con gli 80 euro e l’Irap, o con chi vuole la tassa di successione e la tassa sulla casa?”.

“Questo è il punto – conclude Renzi – Quando D’Alema dice che le nostre riforme erano una malattia dice una frase molto dura ma che nasconde il pensiero di molti. Il Pd sta con chi ha fatto Industria 4.0 o con chi sciopera contro Draghi? Questa è l’essenza della questione. E da questo punto di discussione non si scappa dicendo che Renzi è antipatico. Quando abbiamo avuto una piattaforma riformista abbiamo preso il 40%. Quando siamo stati incerti e zoppicanti, ondivaghi, abbiamo perso tempo e consenso”.

Le cose non stanno esattamente così. Ma quella di Renzi è propaganda a beneficio dei suoi fans. Il peggior risultato della breve storia del Partito democratico lo ha ottenuto Renzi, non altri. In elezioni dove ha candidato quasi solo i suoi fedelissimi. Quindi farebbe bene a guardarsi allo specchio più che dare la colpa agli altri.

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