Marcucci all'attacco: "No a un Pd spostato a sinistra, convocare il congresso"
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Marcucci all'attacco: "No a un Pd spostato a sinistra, convocare il congresso"

Il senatore un tempo vicinissimo a Renzi spinge per una linea centrista: "Matteo ha fatto tanti errori ma non è la bestia nera"

Marcucci all'attacco: "No a un Pd spostato a sinistra, convocare il congresso"
Andrea Marcucci
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3 Gennaio 2022 - 11.58


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Durante un evento online di Articolo Uno, partito che aveva fondato nel 2017 insieme ad altri ex democratici (tra cui Pier Luigi Bersani e Roberto Speranza), Massimo D’Alema ha parlato di un’ipotetica “ricomposizione” e “ricostruzione” della forza progressista, proponendo – in altri termini – un rientro nel Partito democratico. Ma questo ha attirato verso di sé molte polemiche, comprese quelle dei dem. Marcucci è partito subito all’attacco.

“Se D’Alema e la ‘ditta’ devono tornare nel Pd facciamolo decidere ai militanti: facciamo il congresso”.
Lo ha affermato il senatore del Pd Andrea Marcucci in un’intervista a Repubblica, sottolineando di non gradire una prospettiva politica che “apre solo da una parte”.

“Ho detto in tempi non sospetti – ha spiegato Marcucci -: ‘torni il Pd della vocazione maggioritaria’, con D’Alema ma anche con uguale apertura all’area liberale e riformista. Chiedo a Letta di non assecondare questa scelta in silenzio, facciamo decidere i nostri sostenitori, con un congresso. La prima reazione del segretario, voglio dirlo perché non accade spesso, mi è molto piaciuta. Ora aspetto dopo l’elezione del capo dello Stato, la convocazione di un congresso del Pd”.

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“Gli elettori non hanno mai amato un Pd troppo spostato a sinistra – ha aggiunto – più simile ai Ds o Pds. Il Pd o è quello del Lingotto, o semplicemente torna ad essere una riedizione del passato, che ha poco senso”.

Per Marcucci già definire una malattia il renzismo, come ha fatto D’Alema, “è un gravissimo errore ed una indelicatezza verso chi è malato per davvero. Io rivendico quella stagione, che ci portò al 40% e ci fece approvare leggi fondamentali. Vorrei tranquillizzare gli amici di Art1, non sono un pentito, resto orgoglioso anche di quel Pd”. Quanto al leader di Italia Viva “il Pd deve liberarsi nel bene e nel male dell’incubo di Renzi.
Matteo ha fatto tante cose positive ed anche molti errori, non è la bestia nera e neanche la soluzione di tutti i mali. Pensiamo al futuro, io spero che nell’alleanza elettorale, con il Pd ci siano anche i riformisti”.

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